Parità di genere, molti giovani e due tecnici: cinque giorni dopo l'elezione, il capoluogo lombardo ha già la sua giunta. Al Pd vanno sei assessorati, Sala richiama Tommaso Sacchi, che aveva la delega alla Cultura a Firenze, e sceglie Gaia Romani e Martina Riva, 25 e 28 anni, per Servizi civici e Turismo
Sei uomini e sei donne, due under 30 alla guida di altrettanti assessorati, i Verdi all’Ambiente. Quattro giorni dopo le elezioni, Milano ha già la sua nuova giunta. Ad annunciare le 12 persone scelte per i prossimi cinque anni è stato il sindaco Beppe Sala, rieletto con oltre il 57% delle preferenze nello scorso week end elettorale. L’ex manager di Expo aveva già comunicato la sua vice, che resta Anna Scavuzzo, che avrà anche la delega all’Istruzione e ai rapporti con il Consiglio comunale.
Sala porta nella sua giunta altre 5 donne. Due sono under 30: si tratta di Martina Riva, 28 anni, che era capolista della lista civica del sindaco e diventerà assessora allo Sport, turismo e politiche giovanili, e di Gaia Romani, 25enne dem che arriva dai Giovani Democratici e si occuperà di Servizi civici. In giunta anche Arianna Censi (Pd) alla Mobilità, la 35enne renziana Alessia Cappello (Riformisti per Sala) al Lavoro ed Elena Grandi, esponente dei Verdi e blogger de Ilfattoquotidiano.it che sarà assessora all’Ambiente.
I tecnici sono due: si tratta di Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura, in arrivo dal Comune di Firenze e già a Palazzo Marino quando alla guida di quell’assessorato c’era Stefano Boeri, di e Giancarlo Tancredi, dirigente del Comune, nominato assessore alla Rigenerazione Urbana. Al Pd vanno anche l’assessorato alla Casa e allo sviluppo del Piano quartieri che sarà guidato da Pierfrancesco Maran, il consigliere più votato con quasi 10mila preferenze e in uscita dall’Urbanistica, Welfare e Salute con Lamberto Bertolè e la Sicurezza che è stata affidata a Marco Granelli. Il ‘portafoglio’ di Palazzo Marino è stato invece affidato al civico Emmanuel Conte, capolista come Riva della lista Beppe Sala Sindaco, che diventa assessore al Bilancio.
“Penso che sia una giunta equilibrata, sono contento. È ovvio che ci sono discussioni con i partiti ma, se si arriva a decidere in cinque giorni, sono questioni gestibili. Sono riuscito nell’intento di cambiare anche perché fare l’assessore è estremamente faticoso”, ha detto Sala. “Avevo fatto delle promesse che spero di aver mantenuto. La prima: un’assoluta parità uomini-donne, la volta scorsa era stata sostanziale. Ritengo normale che sia così – ha aggiunto – La seconda promessa: era stata una giunta giovane e così è, ovviamente avendo qualche senior che aiuta i più giovani. L’altra cosa: volevo fare in fretta e abbiamo fatto una giunta in cinque giorni, perché sono conscio della delicatezza del movimento, per esempio sul Pnrr c’è da fare”.
Sui progetti del Recovery, ha specificato Sala, “conto moltissimo”, anche per quanto riguarda la “velocità nell’assegnazione” dei fondi: “La prima cosa da fare da adesso a Natale è fare chiarezza su che cosa potrà rappresentare il Pnrr per Milano in cinque anni – ha concluso il sindaco – Voglio occuparmene io, perché voglio sveltire il processo per capire che fondi avremo. Il mio è più un presidio iniziale, poi sul presidio operativo c’è un signor direttore generale del Comune”.