“L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista“. Il commento di Maurizio Landini, che poco dopo riceverà telefonate di solidarietà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal premier Mario Draghi e del ministro del Lavoro Andrea Orlando, arriva alla fine di una giornata di guerriglia a Roma tra no green pass e polizia, culminata nell’‘attacco di “Forza Nuova e movimento no vax” alla sede nazionale del sindacato in cui un gruppo di manifestanti è riuscito a fare irruzione senza che nessuno li fermasse. Fotogrammi che richiamano alla memoria gli attacchi alle Camere del lavoro e finiscono al centro del dibattito politico intrecciandosi con gli strascichi dell’inchiesta Lobby nera di Fanpage. Alla fine tutto l’arco costituzionale, a partire dai presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati, solidarizza con la Cgil e condanna le violenze, ma con sfumature diverse.

Il Partito Democratico con Enrico Borghi è il primo a commentare: “La prova di forza folle contro lo Stato e le istituzioni odierna ha un solo nome: fascismo“. “Lega, Fdi e i loro presidenti di Regione prendano le distanze dai no green pass e dai no vax e i vertici dei due partiti di destra la smettano di alimentare lo scontro ideologico su vaccini e green pass”, chiede Francesco Boccia, responsabile Regioni ed enti locali della segreteria nazionale dem. Poi il segretario Enrico Letta, che domenica sarà nella sede Cgil per portare solidarietà, scrive su Twitter che “è l’ora di sciogliere Forza Nuova. Il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu) parla di “squadrismo inaccettabile” e le stesse parole usa il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che aggiunge: “Manifestare il proprio dissenso è legittimo, avere dubbi e paure comprensibile, usare la violenza è inaccettabile”.

Da destra per alcune ore l’unica reazione è quella di Forza Italia, con il coordinatore nazionale Antonio Tajani che su Twitter ha deprecato la violenza (“inaccettabile. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto”). In serata si fanno sentire il leader della Lega Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Il primo condanna la violenza ma badando a sottolineare che gli atti di “pochi criminali” non vanno confusi “con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro”. Meloni invece, dopo aver definito le violenze “gravi e inaccettabili”, coglie l’occasione per dirsi “sbigottita” per “la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno. Una gestione pessima che una volta di più conferma l’inadeguatezza del ministro degli interni Lamorgese”. Secondo la ministra, le forze di polizia “hanno agito con equilibrio e professionalità” in una giornata difficile in cui ci sono stati “intollerabili atti di violenza anche contro sedi delle istituzioni” in cui si è ravvisata una “inquietante carica eversiva“. La Lega ne chiede le dimissioni ma D’Incà risponde che “chi in queste ore attacca la Ministra Lamorgese indebolisce le Forze dell’Ordine e non contribuisce a rasserenare il clima. In questo momento serve unità e non pericolosi distinguo i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Draghi chiama Landini. “Sindacati presidio di democrazia, respingere intimidazioni” – “La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora”, rivendica la Cgil. “A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte“. E Landini annuncia per domani alle 10 la convocazione d’urgenza dell’assemblea generale della Confederazione “per decidere tutte le iniziative necessarie”. Palazzo Chigi in una nota ribadisce che “i sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza“. Il Presidente del Consiglio Draghi “condanna le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione”. Il governo “prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”. In serata è stato annunciato il raggiungimento dell’obiettivo di immunizzare l’80% della popolazione over 12.

Bersani: “Vergogna non di altri tempi” Pierluigi Bersani su twitter definisce l’assalto “una vergogna non di altri tempi. Di questi tempi! Non si può più dormire. Lo Stato deve reagire e l’opinione pubblica democratica deve mobilitarsi”. Il dem Borghi sottolinea che “la realtà si è incaricata di smentire chi sostiene che il fascismo sia solo folklore o nostalgia. La manifestazione odierna di Roma, con evidente e preordinata regia, è sfociata in violenze, occupazioni e minacce contro istituzioni, forze dell’ordine, cittadinanza”. Il tutto “ad una settimana dal voto nella capitale e in importanti città italiane e nello stesso giorno in cui il candidato della destra nella Capitale Michetti rispolvera gli argomenti odiosi del peggior antisemitismo”. Secondo l’esponente dem ci sono dunque “responsabilità politiche in chi ha sdoganato il linguaggio della violenza come elemento della dialettica e in chi ha strizzato l’occhio in questi mesi a queste frange estreme e violente. Chi dissente dall’uso del Green Pass, che ha consentito la ripartenza del paese, ha gli strumenti della democrazia per esprimersi”.

Dal M5s il titolare dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà (M5s) parla di “violenza ingiustificabile“, mentre Luigi Di Maio (Esteri) scrive: “Questi non sono manifestanti, sono delinquenti. Basta strumentalizzare i vaccini e il green pass: stanno salvando vite umane ed evitando nuove chiusure. Solidarietà alla Cgil per il vile attacco ricevuto”. Solidarietà alla Cgil e alle Forze dell’Ordine e “condanna totale degli episodi avvenuti a Roma” anche dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

Forza Italia: “Manifestare è diritto, no a provocazioni” – “Manifestare è un diritto costituzionale, ma chi lancia le bombe carta in nome della libertà è solo un provocatore”, dichiara la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Se poi lo fa in nome della libertà di contagiare, come è accaduto oggi nel centro di Roma, diventa un pericolo doppio per la civile convivenza. Non possono esserci cedimenti nei confronti della minoranza no vax, il cui estremismo sta diventando una piaga che rischia di minare la coesione sociale del Paese e questo non è tollerabile”. Più netto il ministro Renato Brunetta: “Scendono in piazza contro green pass e vaccini squadristi irresponsabili che vorrebbero riportarci indietro ai momenti più bui della pandemia. A questi facinorosi dobbiamo opporre un no fermo e democratico. Agli amici della Cgil che hanno visto la loro sede assaltata dobbiamo manifestare solidarietà, come dobbiamo esprimere vicinanza e dire grazie alle forze dell’ordine che hanno difeso la libertà di tutti. Basta ambiguità, basta sponde ai violenti. Il Paese e tutte le forze politiche devono essere uniti nel fornire risposte limpide e trasparenti”.

“Come si può consentire ad un corteo di partire da Piazza del Popolo e arrivare alla sede della Cgil? Non basta dire che sono fascisti. Bisogna impedirgli con ogni mezzo di agire indisturbati. Nessun dialogo con chi assalta le sedi sindacali”, auspica in un tweet è l’ex segretario generale della Fim Cisl e coordinatore di Base Italia, Marco Bentivogli.

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