Due manifestazioni parallele, cortei verso Palazzo Chigi, scontri con la polizia e la sede della Cgil assaltata. È degenerata nel caos la consueta manifestazione dei no green pass a Roma, dove si stima che oltre 10mila persone siano scese in strada a piazza del Popolo, all’evento guidato dai leader di Forza Nuova, e a piazza Bocca della Verità, sotto l’organizzazione di Forza del Popolo. Proprio gli esponenti della formazione di estrema destra erano alla testa del corteo che ha forzato l’ingresso dell’edificio di Corso d’Italia, sede del sindacato, al grido “libertà, libertà”. E che subito dopo ha tentato di raggiungere la sede della Presidenza del Consiglio, arrivando anche allo scontro con gli agenti. Già durante il raduno in piazza, un manifestante è salito su un blindato e all’ingresso di via del Babuino è partito il lancio di sedie contro i poliziotti schierati. A sera erano quattro le persone fermate dagli agenti, mentre un poliziotto è rimasto ferito.
Scontri e lancio di fumogeni anche quando i manifestanti hanno incontrato il blocco di poliziotti e finanzieri schierati in assetto antisommossa per bloccare l’ingresso a piazzale Flaminio. Nel tentativo di aggirare il blocco, i No Green Pass sono venuti a contatto con le forze dell’ordine e si sono registrati momenti di tensione, con un paio di manifestanti finiti a terra durante la manovra di un blindato in retromarcia. Il corteo ha ‘sfondato’ il cordone e ha proseguito la propria marcia bloccando il traffico. Anche in via del Parlamento, alle spalle di Montecitorio e Palazzo Chigi, i manifestanti del corteo hanno di nuovo fronteggiato il cordone delle forze dell’ordine: anche in questo caso, in prima fila si trovavano diversi leader di Forza Nuova che davano disposizioni ai manifestanti di tenersi dietro la testa del corteo spontaneo che si è creato. Molti manifestanti si sono presentati col volto coperto e bandiere tricolore. Su via del Tritone sono stati lanciati molti fumogeni. La polizia – che ha effettuato diversi fermi – ha risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di idranti per provare a far indietreggiare il corteo.
Un gruppo di partecipanti, principalmente di estrema destra, si è fermato poco davanti alla sede della Cgil vicino a villa Borghese e ha tentato di entrare nel palazzo del sindacato, scontrandosi nuovamente con il gruppo di agenti che presidiava la zona, che non è riuscito a respingere l’azione. “Stiamo aspettando Landini”, “giù le mani dal lavoro” e “venduti”, alcune delle urla dal megafono che hanno accompagnato l’assalto. Dopo aver vandalizzato l’ingresso, in centinaia sono rimasti sulle scalinate del palazzo del sindacato, tra cui il leader nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore e quello romano Giuliano Castellino, intonando il coro “giù le mani dal lavoro” e “sciopero”. Castellino a tarda sera è stato fermato e portato in questura dove gli investigatori stanno accertando le sue responsabilità.
Anche in tarda serata si sono registrati nuovi scontri tra i manifestanti e i poliziotti all’altezza di Largo Goldoni, verso piazza del Popolo, dove un gruppo di violenti ha creato barricate con materiale edile e anche dei monopattini usati. Subito dopo è iniziato il lancio di oggetti contro gli agenti e i giornalisti, alcuni dei quali sono stati anche aggrediti a colpi di pala. La polizia ha dovuto usare lacrimogeni e idranti per farli indietreggiare.