Il presidente della Repubblica, incontrando il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a Berlino, ha parlato della "fortissima reazione" della comunità italiana a fronte dell'assalto alla sede del sindacato
“Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica“. Mentre i partiti già discutono sulle condanne all’assalto della Cgil di sabato scorso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto riconoscere pubblicamente la reazione della comunità italiana contro i fascismi.
La frase del capo dello Stato è trapelata infatti dopo l’incontro a Berlino con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier: durante la visita ufficiale, i due hanno affrontato l’argomento e Mattarella ha voluto ribadire la fiducia nella tenuta istituzionale del nostro Paese. Parole molto nette che sono arrivate poche ore dopo che Mario Draghi è andato in visita alla sede della Cgil di Roma e si è fatto fotografare mentre abbracciava il segretario della Cgil Maurizio Landini: un gesto molto forte e molto più che simbolico che ha voluto sottolineare la vicinanza delle istituzioni al sindacato duramente colpito sabato 9 ottobre.
Non una parola da Mattarella su Forza nuova e sulle richieste arrivate dal centrosinistra di sciogliere il partito. Intanto sul fronte politico, sono andati avanti per tutto il giorno gli scontri: per il centrodestra sono necessari “i distinguo” e non è possibile condannare l’assalto di sabato senza “condannare tutte le violenze”. Motivo per cui non vogliono neanche scendere in piazza il 16 ottobre per la manifestazione antifascista. Addirittura Giorgia Meloni ha chiesto a Mattarella di intervenire dopo che il vicesegretario Pd Peppe Provenzano ha messo sotto accusa la leader Fdi per la sua ambiguità e ha detto che “si pone fuori dall’arco democratico”: “Il primo partito italiano va sciolto perché lo ha deciso il Pd. Questo è il gioco”, ha detto Meloni. “Loro possono tutto. Io spero che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, prendano apertamente le distanze dalle pericolose parole del vicesegretario del Pd”. Lo stesso Provenzano però, ha già ribadito di non aver mai chiesto lo scioglimento di Fdi, ma ha rilanciato invitando Fdi a manifestare insieme ai dem il 16 ottobre. Al momento l’invito è stato respinto.