Il gip nell'ordinanza di custodia cautelare sottolinea quanto scoperto dagli uomini della Squadra mobile abbia "radici lontane nel tempo e che trae linfa vitale dalla partecipazione di esponenti della politica locale che, di tale impianto, si avvantaggiano per scopi personali ed elettorali". Il governatore della Campania non è indagato
È il “sistema Salerno” che fa da sfondo all’arresto di Giovanni Savastano detto Nino. Un sistema che “ha radici lontane nel tempo e che trae linfa vitale dalla partecipazione di esponenti della politica locale che, di tale impianto, si avvantaggiano per scopi personali ed elettorali”. Assessore comunale alle Politiche sociali, consigliere regionale di ‘Campania Libera’, Savastano è un fedelissimo del governatore Pd della Campania – ma anche ex sindaco di Salerno – Vincenzo De Luca (non indagato): oggi è finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione, di uno scambio di favori con il dominus delle cooperative sociali Fiorenzo Zoccola, per tutti ‘Vittorio’, finito in carcere perché su di lui pesa un carico indiziario più grave e un’accusa di associazione a delinquere che vedrebbe le coop associate in un cartello per papparsi gli appalti violando le regole della concorrenza e del mercato. Savastano sarebbe stato premiato da Zoccola con la campagna elettorale e i voti delle coop, in cambio ne avrebbe tutelato gli interessi e gli affidamenti degli appalti.
Il virgolettato sul “sistema” non proviene da un comunicato delle opposizioni cittadine o dei Cinque Stelle in Regione Campania, che si sono limitati a chiedere la rimozione di Savastano dalla vicepresidenza di una commissione e che a breve, sull’onda della vittoria del giallorosa Gaetano Manfredi a Napoli, potrebbero entrare in maggioranza con De Luca. Il virgolettato è presente nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Salerno, Gerardina Romaniello, su richiesta della procura guidata da Giuseppe Borrelli. Estratto dal cuore di 290 pagine che raccontano 20 anni di affidamenti illegittimi alle cooperative salernitane. Storia che si mischia alla cronaca recente, e che disvela un mondo di rapporti strettissimi e non limpidi tra controllori e controllati, tra politica e imprenditoria del sociale. E che parte da lontano, da lontanissimo, dal 2002 e dagli anni in cui Savastano finiva sotto inchiesta e sotto processo per ipotesi di reato simili a quelle odierne. All’epoca fu prosciolto. Risalgono a quegli anni – ed anche agli anni ’90 – i rapporti tra Savastano e Zoccola, l’impresa “la Brillante”.
La cena con De Luca e tutte le cooperative – Secondo i magistrati questo andazzo “ha fortemente frustrato le aspettative di crescita degli operatori economici che agivano nel rispetto della legalità”. Era meglio accordarsi al carrozzone. E sedersi a tavola con Vincenzo De Luca. In senso letterale. ‘Vittorio’ Zoccola è stato intercettato a lungo e il 14 febbraio 2020 gli agenti della Squadra Mobile diretta da Marcello Castello lo ascoltano mentre parla con il presidente della commissione Bilancio della Regione Campania, Francesco Picarone (non indagato, un ex assessore di De Luca sindaco), a proposito di una cena in corso di organizzazione, al quale parteciperà anche il governatore.
Franco: senti Vittorio sò che avete questa cena con de luca la sera .. domenica ….
Vittorio: eh! ….
Franco: eh! .. va bè ma mantenete la linea di…di… mandare avanti tutto quanto, eh!!
Vittorio: e vedi tu!
Franco: questa deve essere la linea! …. quindi non è che si deve fare dopo le calende greche questa
cosa.. in questo senso …
Vittorio: … calende greche … no … no … no …
Franco: chi siete. soltanto voi e lui?
Vittorio: nooo … tutte le cooperative. .. ho invitato pure ad altre
cooperative sembra brutto …. andavo solo io ….
Franco: nò, voglio dire non ci stanno altri esponenti politici spero, …
Vittorio: no … no … qua/i esponenti politici … nessuno! .. a meno chè lui non porta i figli …. il figlio, non lo
so chi porta.
Franco: no .. no va bene .. va bene, … cosi va bene …. va bene … fammi sapere, soprattutto la
linea deve essere quella che tutto deve andare avanti, io stamattina
ho trovato a marotta, … marotta ha detto a de luca qual è pure il mio
pensiero: .. che queste procedure non devono essere fatte dopo ….. dopo
giugno per capirci insomma,. …. che devono essere fatte subito ..
Vittorio: eh va bene .. intanto luca ha preparato tutto però questa non. .. non
pubblica, non fa un cazzo …
Franco: e questo deve essere l’oggetto del….anche dell’incontro, cioè si
deve parlare anche di questo, …
Gli inquirenti ritengono che il riferimento sia a una determina al vaglio del dirigente del settore Ambiente del Comune di Salerno, Luca Caselli, finito ai domiciliari. Il 12 febbraio infatti è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento biennale dei servizi di manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio cittadino. La base di gara è di 3 milioni e 184mila euro. La cena ci sarà. Il 16 febbraio. Al ristorante del Golfo. Le perquisizioni rinvengono la fattura, di 650 euro intestata alla coop Terza Dimensione, pagata con la loro carta di credito. È giustificata come “colazione di lavoro”, pur essendo una domenica.
L’imprenditore con il filo diretto con i politici – Intorno a Zoccola si muove un mondo. L’uomo, scrive ilgGip, ha “un filo diretto con parte degli ambienti politici del Comune di Salerno, ricevendo informazioni in tempo reale, utili per elaborare le strategie affaristiche o difensive”. E cita come esempio un’altra intercettazione, del 18 febbraio 2020. Lo chiama il consigliere comunale di “Salerno dei giovani”, Horace Di Carlo. Si è appena svolto un consiglio comunale in cui il consigliere dei “Davvero Verdi”, Giuseppe Ventura, ha criticato duramente la gestione del verde pubblico e dei parchi affidati alle cooperative di tipo B.
Di Carlo lo allerta, gli chiede se sa cosa sia successo, e alla risposta negativa di Zoccola gli dice: “Perciò dormi … tu te l’ho detto che i 500 voti 700.000 voti dei tuoi: non sono serviti a nulla…”. Zoccola ride e chiede notizie. Di Carlo è ricco di dettagli: “l’intervento che ha fatto Peppe che vi ha chiamato delinquenti.. vi ha chiamato questo e quell’altro … e se non lo querelate adesso quando lo querelate? fattelo dire da Fabio, prenditi quello che ha detto … le registrazioni del consiglio comunale e se non lo querelate ve ne dovete solo andare. (…): “Fatti prendere la registrazione e vedi cosa sta scritto, tanto lui fa il consigliere, la può … e vedi cosa ha detto e l’intervento che cosa ha fatto. ‘lo ripeto fin quanto tu chiedi il ritiro del bando, non c’è ombra di dubbio, la puoi fare, la polemica politica, puoi fare l’azione politica, però tu non puoi permettere di dire queste cose, perché non ha detto solo questo …. devi vedere quanto ne ha dette ancora…”.
Zoccola riesce ad ottenere informazioni da chiunque. Persino dai più stretti collaboratori di De Luca. Se, dopo aver incontrato Savastano, ha bisogno di sapere se poi questi abbia visto De Luca, lo chiede direttamente all’autista del governatore, Giuseppe Polverino. Intercettazione del 16 aprile 2020.
Vittorio: ma è venuto Nino ? ..
Giuseppe: si, si, ha dello che questa cosa. … delle buste glielo dice lui con calma. .. mò … , io non gli ho accennato niente… ha detto che glielo deve dire perchè è una cosa fatta male proprio…
Vittorio: perché neanche a farlo apposta dopo che siete passati voi è venuto Nino…
Giuseppe: e si, sì ma me lo ha detto Nino … Nino me lo ha detto subito, ha detto se non gli
hai detto niente aspetta che glielo devo dire io… perché è una cosa delicata quà, ..
Vittorio. è, però glielo deve dire …
Giuseppe: sì..si facciamo passare questi giorni prima che finisce il mese … maggio … glielo dobbiamo dire … il mese di aprile…
Vittorio: no perché quello poi fanno l’operazione hai capito…
Giuseppe: va bene … ok