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Caso Epstein, Scotland Yard ha deciso: no a nuove indagini su Andrea di York. Ma il principe Carlo è “furioso” con lui: “È una minaccia”

Tradotto in altre parole: le accuse sono cadute e non verranno presi altri provvedimenti nei suoi confronti. Questo però non ferma la causa civile avvia dalla Giuffre e non è detto che i giudici americani non chiedano ad Andrea di York di rispondere alle loro domande, questa volta sotto giuramento

di Francesco Canino

Scotland Yard ha deciso: non ci saranno nuove indagini nei confronti di Andrea di York. La polizia inglese ha fatto sapere di aver riesaminato il caso dopo la denuncia fatta lo scorso giugno dalla 38enne Virginia Giuffre, una delle ex ragazze del giro del milionario Jeffrey Epstein – morto suicida in carcere dopo essere stato condannato per pedofilia e sfruttamento di minori -, che ha accusato il terzogenito della Regina Elisabetta II di aver approfittato sessualmente di lei almeno tre volte quando aveva solo 17 anni. La situazione giudiziaria per il principe è sempre più complicata e il processo in corso in America rischia di inguaiarlo definitivamente ma almeno sul fronte interno le cose si mettono meglio del previsto. Scotland Yard ha diramato una nota spiegando che, nonostante le novità emerse negli ultimi mesi, non c’è nuovo materiale per «intraprendere alcuna ulteriore azione investigativa» sul conto del duca.

Tradotto in altre parole: le accuse sono cadute e non verranno presi altri provvedimenti nei suoi confronti. Questo però non ferma la causa civile avvia dalla Giuffre e non è detto che i giudici americani non chiedano ad Andrea di York di rispondere alle loro domande, questa volta sotto giuramento. Intanto sulla testa del duca è caduta un’altra tegola e piuttosto pesante. Il Sunday Times ha infatti pubblicato un lungo reportage in cui viene esplicitamente bollato come «minaccia per la famiglia reale inglese». E non è il solito bollettino scandalistico da tabloid ma un articolo che riporta le parole di fonti autorevoli e insider che dimostrano di conoscere bene che clima si respiri nella famiglia Windsor.

In estrema sintesi, si direbbe che Andrea non sia mai stato così isolato come in questo periodo e a mettersi di traverso rispetto ai suoi inutili tentativi di ritrovare un ruolo ufficiale ci si è messa pure la solida alleanza tra William e il padre Carlo. Il primo è molto preoccupato per la reputazione della famiglia e vede lo zio come una minaccia vivente che rischia di rischia di macchiare indelebilmente la Corona. Il futuro re sarebbe invece «furioso» con il fratello, che non rendendosi conto della portata dello scandalo di cui è protagonista, starebbe ancora cercando il sostegno della famiglia reale. «In prima linea non tornerà mai, nonostante Carlo voglia molto bene ad Andrea», spiegano gli insider di corte. Come se non bastasse, persino la Regina avrebbe mollato il figlio al suo destino, nonostante fino ad oggi gli abbia accordato la massima protezione (almeno in privato): l’obiettivo della Sovrana è arrivare al Giubileo di platino, la festa per i suoi 70 anni di regno prevista per giugno 2022, senza ulteriori scandali e con la famiglia più compatta che mai. E nella lista degli ospiti, questo è certo, Andrea non ci sarà.

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