Episodi come questo - ha dichiarato il segretario generale della regione, Fabio Franchi - rinsaldano ancor più la nostra convinzione nel partecipare alla manifestazione unitaria di sabato prossimo a Roma - indetta da Cgil, Cisl e Uill, per dire "mai più fascismi"
Un proiettile e una lettera anonima di minacce. Questo il contenuto della busta recapitata ieri pomeriggio nella sede della Cisl Firenze-Prato. Destinatario il segretario della sigla dei metalmeccanici Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini. Lo riferisce lo stesso sindacato. L’episodio è stato denunciato e gli accertamenti della Digos sono in corso. C’è però preoccupazione per il clima teso contro le organizzazioni dei lavoratori a livello sia locale che nazionale. “È l’ennesimo atto intimidatorio che subiamo su questo territorio”, ha dichiarato il segretario generale Fabio Franchi. Intanto arrivano manifestazioni di solidarietà e vicinanza da tutti i rappresentanti regionali – Annalisa Nocentini di Uil, Dalida Angelini di Cgil -, da Confindustria e dalla politica.
La busta -aperta ieri in serata – aveva riportato sull’esterno l’indirizzo della sede – nel quartiere di Rifredi Ponte di Mezzo. Il nome di Alessandro Beccastrini – dalle parole degli inquirenti – compare tra le minacce all’interno della lettera. Non è la prima volta negli ultimi due, tre anni – dicono fonti interne – che il segretario dei metalmeccanici aveva ricevuto intimidazioni. Anche in commenti social ci sono stati casi di insulti negli ultimi mesi.
“Ad Alessandro e a tutta la Fim va la nostra vicinanza e solidarietà per questa vile intimidazione, che non ci farà però arretrare di un millimetro nel nostro impegno, deciso e costante, a fianco dei lavoratori – ha commentato Fabio Franchi – Episodi come questo, anzi rinsaldano ancor più la nostra convinzione nel partecipare alla manifestazione unitaria di sabato prossimo a Roma – indetta da Cgil, Cisl e Uill, per dire “mai più fascismi”, dopo l’assalto di sabato scorso alla sede nazionale di Cgil in Corso Italia – Perché ogni minaccia, ogni sopruso, ogni violenza, che viene rivolta al sindacato confederale e alle istituzioni democratiche di questo paese, non va sottaciuto, né sottovalutato, ma ha bisogno che chi crede sinceramente nella democrazia e nella non violenza faccia sentire la sua voce, chiara e forte”.