La signora di Singapore arriva in pullman, percorre i vialetti dell’Outlet di Serravalle e appare sicura della destinazione. Prende le informazioni e con passo svelto raggiunge il negozio di Moschino...
La signora di Singapore arriva in pullman, percorre i vialetti dell’Outlet di Serravalle e appare sicura della destinazione. Prende le informazioni e con passo svelto raggiunge il negozio di Moschino. Qui, nel regno dei maxi sconti, impugna il telefonino, avvia una videochiamata multipla e inizia a inquadrare tutti i capi esposti sui manichini, sugli appendiabiti, sugli scaffali. E ogni volta che l’obiettivo inquadra un oggetto di gradimento, arriva l’ordinazione. È accaduto lo scorso giovedì 7 e la protagonista è un’influencer, un volto noto dei social del suo Paese, che lavora in maniera organizzata. “Non è la prima volta che accade – racconta la titolare di un negozio vicino – e funziona così: prima arriva la telefonata di un uomo, che s’informa sulle scorte e sui prezzi. Poi qualche giorno dopo arriva questa donna, una sua emissaria, che fa questa specie di diretta con i suoi clienti e raccoglie le preferenze”. Va in giro per il mondo, infatti è stata vista in azione anche in Inghilterra.
L’iniziativa ha raccolto grande successo e il super acquisto in diretta videotelefonica ha praticamente svuotato il negozio. C’è la testimonianza di una cliente italiana: “Sono entrata e ho notato con grande sorpresa che c’erano tantissimi spazi vuoti nell’esposizione. Come se qualcuno fosse arrivato a far incetta di abiti e oggetti di abbigliamento”. E’ andata davvero così: la donna di Singapore ha subito saldato tutte le compere, che sono state accantonate per essere poi recapitate a destinazione.
Quali siano le motivazioni di questa modalità di acquisto collettivo possono essere spiegate ala luce dell’emergenza Covid. Già questa estate è stato possibile verificare come l’emergenza contagio abbia modificato la tipologia della clientela straniera a Serravalle. Sono sicuramente calate le presenze dalla Russia e dall’Oriente, mentre in crescita sono risultate quelle dall’Europa, dalle nazioni vicine dalle quali è più facile arrivare in Italia: la Francia, la Germania, la Svizzera. Con le difficoltà e i timori di spostarsi da Paesi ancora lontani, la direzione dell’Outlet aveva organizzato un servizio simile, con impiegati a disposizione per illustrare le offerte a distanza e poi perfezionare la vendita con il servizio a domicilio.
Questa è però una ulteriore evoluzione. Per venire incontro alle esigenze del suo pubblico l’influencer si sposta di persona e realizza una sorta di televendita a 10 mila chilometri di distanza. Che il marchio Moschino da quelle parti tiri parecchio è dimostrato dal fatto che nell’isola a sud della Malesia, una delle piazze della finanza globale più note nel mondo, ci sono almeno quattro negozi del marchio della casa di moda italiana fondata nel 1983. Per il ritorno alla normalità dei “gruppi” di turisti extra Schengen i tempi di ripresa sono lunghi. Ora l’outlet si sta concentrando sui mercati di Medio Oriente, Russia e Ucraina per favorire una ripresa dei flussi. Ma per vedere di nuovo in massa chi viene dalla Corea, Sud Est Asiatico e Cina ci vorrà un po’ più di tempo. Per ora un acquisto così in larga scala ripaga sicuramente del costo (limitato però a una persona) di un viaggio così lungo, più di 13 ore di volo per atterrare a Milano.