Quello del vicepresidente della Camera sembrava un passo avanti rispetto all'idea di una "mozione contro tutti i totalitarismi" fatta trapelare dai leader: ma dopo pochissimo il deputato precisa che la mozione a cui si riferiva è quella che "chiede la condanna di ogni forma di totalitarismo" e "non riguarda Forza Nuova, ma tutti i soggetti che utilizzano i suoi stessi metodi"
“Voteremo sì alla mozione“, ma “questo non ci toglie la libertà di esprimere un giudizio su un atto esclusivamente propagandistico. Forza Nuova è la più efficace alleata del Pd, non perderemo voti per questo”. Lo ha detto a Radio24 il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, a proposito dell’atto depositato dal Pd – e sottoscritto da Leu e Movimento 5 stelle – che impegna il governo a prendere “i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista”.
Sembrava un dietrofront rispetto alla posizione espressa poche ore prima dal collega di partito Giovanni Donzelli, secondo cui “pensare di far votare a colpi di maggioranza lo scioglimento di un partito è una deriva autoritaria gravissima del Pd”, nonché rispetto all’idea di una mozione alternativa “per chiedere interventi contro tutte le realtà eversive” fatta trapelare dai leader del centrodestra: ma dopo pochissimo Rampelli ha smentito se stesso, precisando che la mozione a cui si riferiva è proprio quella “unitaria proposta dal centrodestra che chiede la condanna di ogni forma di totalitarismo e auspica lo scioglimento di tutte le formazioni eversive che utilizzano la violenza come strumento di lotta politica. Quindi non riguarda Forza Nuova, ma tutti i soggetti che utilizzano i suoi stessi metodi”, fa sapere in una nota.
“Noi siamo favorevoli“, aveva detto, “anche se bisogna fare attenzione. Penso che la magistratura abbia, come prevede la legge, tutti gli strumenti per stabilire se una formazione debba essere sciolta o no: forse dovremo affidarci alla magistratura. Noi non abbiamo intenzione di difendere Forza Nuova ma il Parlamento può essere titolato fino a un certo punto a decidere se una forza politica debba essere sciolta. Le azioni di Forza Nuova – argometa – sono funzionali al Pd. Io sono andato a portare la mia solidarietà a Landini alla sede della Cgil, quello che è successo sabato è stata una vergogna. Ma chissà perchè alla vigilia del voto c’è sempre un episodio di questa natura che impedisce di far capire ai cittadini quali sono le offerte in campo”.