“Giorgia Meloni dovrebbe smetterla di dire che è alla ricerca della matrice perduta, così come, riguardo all’inchiesta di Fanpage, non può buttare la palla in tribuna dicendo che prima deve vedere i filmati integrali per poi riparlarne. Ci sono momenti in cui bisogna prendere posizione in modo chiaro, altrimenti si alimentano ambiguità e incertezze rispetto ai cittadini”. Sono le parole pronunciate a “Dimartedì” (La7) dal leader del M5s, Giuseppe Conte, in un serrato botta e risposta col direttore di Libero, Alessandro Sallusti, che pochi minuti prima, sbagliando il giorno della manifestazione indetta dai sindacati e facendo confusione sullo storico Alessandro Barbero, ha chiesto al segretario generale della Cgil Maurizio Landini cosa pensasse delle foibe e dei crimini del comunismo.
Conte insorge: “Direttore, il suo modo di ragionare ricorda il calciatore che butta la palla in tribuna. Qui nessuno vuole negare le foibe. Ma cosa c’entrano in questo momento le foibe con un gruppo che fa un assalto di matrice squadrista e fascista alla sede della Cgil? Lei dovrebbe venire con noi in piazza alla manifestazione dei sindacati sabato 16 ottobre. E si dovrebbe ricordare che è sabato e non domenica“.
Sallusti replica: “Credo che Giorgia Meloni abbia preso posizione in modo chiarissimo. È lei che cerca di tirar dentro Giorgia Meloni nell’assalto alla Cgil col quale non c’entra assolutamente. Forza Nuova è avversaria di Fratelli d’Italia“.
“Non ho mai detto questo – ribatte Conte – e l’ho anche dichiarato a caldo. Ho detto che le conseguenze di questo assalto sono le ambiguità e le incertezze. Però nel Paese c’è un humus di malessere e di malcontento. E bisogna stare attenti a offrire risposte politiche. Ma io intendo la politica alta, senza strizzare l’occhio a certi gruppi in modo ambiguo“.