Scintille sul Recovery, sul ruolo del governo per Roma e sulla sicurezza. Il confronto tra i candidati a sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti, a Porta a Porta, è stato caratterizzato da diversi momenti di confronto accesso tra i due contendenti per il Campidoglio, quando mancano 48 ore al silenzio elettorale. Il candidato del centrodestra, finito al centro delle polemiche in questi giorni per i suoi interventi sugli ebrei su Radio Radio, ha attaccato l’ex ministro: “Gualtieri mise zero per Roma e nel Pnrr Roma è citata solo tre volta”, ha detto. “Dono una copia sottolineata del Pnrr a Michetti, Roma è l’unica città che ha fondi dedicati e, inoltre, partecipa alle altre risorse”, gli ha risposto Gualtieri.
“Servono incentivi” per quelle “persone che si comportano bene” nel differenziare i rifiuti, rendendo “possibile la riduzione della Tari o servizi compensativi come biglietti del bus – ha detto Michetti – Molto probabilmente anche sull’Imu si dovrà fare qualcosa. Se il governo iniziasse a pensare a Roma… Parigi ebbe 44 miliardi”. Gualtieri ha replicato puntando il dito contro gli “attacchi scomposti” di Giorgia Meloni, primo sponsor del candidato del centrodestra, contro Lamorgese: “Come si fa ad avere un rapporto proficuo con il governo Draghi, che sta lavorando bene, con queste posizioni estreme?”.
Michetti, sempre sui rifiuti, ha punto anche sulle “responsabilità enorme” della Regione Lazio: “Serve fare gli impianti, il piano rifiuti è rimasto lettera morta”. Sul tema Gualtieri ha replicato con una sorta di cronoprogramma: “Per fare gli impianti se siamo bravi servono 24 mesi – il ragionamento dell’ex ministro – Si deve pagare per quanto si produce e per quanto si differenzia. Servono impianti moderni”. E si è detto sicuro che “si può avere una Roma pulita e una Tari più bassa del 20% in 5 anni”.
In un secondo round, sul tema della sicurezza, è stato Gualtieri ad attaccare l’avversario dopo che quest’ultimo aveva illustrato la sua ricetta contro il “degrado”: “Tutto questo afflato per la sicurezza quando ci sono esponenti di Casapound nelle liste di Michetti, che sarebbero eletti se lui vincesse, ma questo non accadrà…”, l’affondo dell’aspirante sindaco di centrosinistra. Che si è concentrato anche sull’Irpef, definita “molto alta”: “Con un lavoro di allungamento delle maturità del debito, in un dialogo positivo con il governo, potremo ridurla” arrivando ad “un’addizionale Irpef normale”. A suo avviso “ci sono le condizioni per gestire meglio il bilancio”.
Michetti è invece tornato sui grandi eventi in programma nei prossimi anni, ad iniziare dal Giubileo e ha rilanciato il ruolo di Guido Bertolaso, già ‘designato’ per il ruolo di commissario: “Dovremo realizzare tutte quelle cose di cui ha bisogno Roma, con una macchina amministrativa che funziona”. I fondi del Pnrr “hanno bisogno di una pianificazione” e “di una classe dirigente forte”, ha aggiunto definendo l’ex capo della Protezione Civile come “la persona che abbiamo indicato per assolvere” a questi compiti: “Avremo il Giubileo e abbiamo scelto una persona che ha già dimostrato di saper fare”.