Il film è stato presentato oggi come evento di pre-apertura della 16ma Festa del Cinema di Roma ed è in uscita nelle sale il 3 novembre, primo anniversario della scomparsa del mattatore romano avvenuta il 2 novembre 2020.
“Si cresce con maestri come Proietti e poi si arriva a lavorarci insieme. Mamma mia che privilegio è stato condividere con lui questo film.. passarci del tempo. Gigi era diventato come un padre per me, mi ero accorto che non stava bene ma non immaginavo fino a quel punto..” E qui la voce di Marco Giallini si spezza, difficile trattenere la commozione ricordando la persona e l’attore Gigi Proietti. L’occasione nasce dalla commedia Io sono Babbo Natale, di cui Proietti e Giallini sono co-protagonisti, presentata oggi come evento di pre-apertura della 16ma Festa del Cinema di Roma e in uscita nelle sale il 3 novembre, primo anniversario della scomparsa del mattatore romano avvenuta il 2 novembre 2020.
Ultimo film interpretato da Proietti, scritto e diretto da un vero “cultore” della commedia (all’)italiana come Edoardo Falcone, Io sono Babbo Natale è una favola natalizia sulla e per la famiglia nutrita della tagliente ironia emanata dal duo protagonista, qualcosa che chiaramente proviene dai due attori, e che ben si fonde nel film.
Giallini è Ettore, un ladro “figlio d’arte” (i suoi genitori erano criminali e spacciatori) che esce da Regina Coeli dopo anni di reclusione. Dietro ha lasciato una giovane moglie che si è rifatta una vita con un altro uomo, disposto peraltro ad adottare la figlia neonata del “malfattore”. Senza un soldo, reietto e cacciato da chiunque, Ettore incappa in Nicola (Proietti), una anziano e strano signore che lo accoglie in casa propria tendendogli la mano.
Proietti in fondo può essere visto come un Babbo Natale generoso con tutti, capace di salutare grandi e piccini e andarsene lassù in pensione, a bordo di una slitta invisibile.