“I paesi che continuano a lanciare booster”, campagne di terze dosi, “ora stanno effettivamente impedendo ad altri Paesi di vaccinare le loro popolazioni più a rischio. L’offerta è limitata. Alla fine, questo è un gioco a somma zero”. Il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto briefing ha di nuovo lanciato un monito ai Paesi sulla necessità di vaccinare in maniera equa tutto il mondo per poter arginare l’epidemia da Coronavirus.

Da una parte infatti ci sono 3 Paesi che ancora non hanno cominciato a vaccinare, ma soprattutto ci sono molti Paesi che rischiano di perdere l’obiettivo del 40% entro la fine del 2021 perché hanno “un programma di vaccinazione in corso” ma non “abbastanza scorte per raggiungere l’obiettivo”. Una parte di Paesi, poi, ha problemi logistici e per questo “l’Oms e i nostri partner stanno lavorando per rafforzare sul campo la capacità tecnica e logistica di implementare vaccini”. Per raggiungere l’obiettivo del 40%, infatti, “ha bisogno di un approccio di tutto il governo e della società” che dipende “dalla leadership politica e dalla società civile”. Per questo l’Oms è al lavoro con i leader dei Paesi per definire le priorità e “la pianificazione necessaria per arrivare alla copertura del 40%”. “Con un’azione aggressiva e ambiziosa, la maggior parte di questi paesi può ancora raggiungere l’obiettivo del 40% entro la fine dell’anno o essere sulla buona strada per raggiungerlo, ma questo richiede una cooperazione globale“, ha sottolineato ancora il direttore.

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