Concorsi tagliati a misura di candidato, risultati delle prove modificati per aiutare i favoriti “predestinati” o escludere quelli da tenere fuori, dipendenti a tempo mantenuti in organico oltre i termini di scadenza. È l’ennesimo spaccato delle modalità con cui alcuni concorsi in Italia possono essere pesantemente truccati per aiutare anche il raccomandato di turno concedendogli un punto in più all’orale o per danneggiare in sede di esame una candidata che si era già stabilito dovesse restare fuori in quanto “avversaria politica”.
Sono sei le misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari Pavia Luigi Riganti. Gli investigatori della Guardia di finanza, di Voghera coordinati dal pm Paolo Mazza e dal procuratore facente funzione di Pavia Mario Venditti, stanno eseguendo i provvedimenti: si tratta di sei sospensioni dall’esercizio di ogni pubblico ufficio o servizio. Le Fiamme gialle stanno eseguendo perquisizioni locali e informatiche, nelle province di Pavia, Milano, Brescia e Modena, nei confronti di altrettanti indagati e di due società a partecipazione pubblica. Le accuse, tra le altre, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale, nell’ambito di due concorsi “truccati” per l’assunzione del responsabile operativo e di 13 impiegati in una società al 100% della municipalizzata Asm (per i servizi della elettricità) che fa capo al Comune di Voghera. In totale gli indagati sono otto. Monica Sissinio e Laura Anselmi, presidente e vicepresidente del Cda di Asm vendita e servizi Spa; Edoardo Lazzati, già legale rappresentante di Asm Voghera; Stefano Spagoni, presidente della commissione esaminatrice per il concorso di assunzione per 13 impiegati; Daniela Bruni e Laura Quaini, componenti della commissione; Michele Chiappa, vincitore del concorso per responsabile operativo; Davide Cipollina, consigliere di amministrazione. Anselmi è anche consigliera comunale a Voghera.
Le indagini sono durate circa due anni – dopo due denunce – e hanno inizialmente riguardato i componenti del Consiglio di amministrazione di una delle due società, con riferimento alla procedura di selezione di un dirigente che ricoprisse la carica di responsabile operativo a tempo indeterminato. I finanzieri hanno scoperto che tre ex dirigenti – oggi destinatari di misura cautelare, in particolare la presidente, la vicepresidente e un consigliere d’amministrazione – avrebbero bandito il concorso per l’assunzione del direttore operativo predisponendo un avviso pubblico modellato sulle caratteristiche della persona da favorire, poiché i requisiti richiesti erano “palesemente riferibili alle esperienze lavorative dell’unico candidato presentatosi e futuro dirigente pubblico”. Per cui venivano anche accorciati i tempi di presentazione delle domande per impedire che a quel concorso potesse partecipare qualcuno che non fosse il destinatario già deciso del bando.
Le indagini hanno portato alla luce “una sconcertante situazione di costante ingerenza di politici locali sulle procedure concorsuali per la selezione di dipendenti delle società municipalizzate vogheresi”. Tra questi Giampiero Rocca, consigliere comunale e per anni segretario di Forza Italia oltre che ex presidente di Asm Voghera, morto nell’aprile del 2020. L’analisi delle intercettazioni telefoniche e ambientali ha fatto emergere condotte illecite connesse ad un ulteriore concorso pubblico per l’assunzione di altri 13 impiegati che da interinali dovevano diventare definitivi. All’esclusione di una candidata “faceva da esatto contraltare la decisione, altrettanto programmatica, di favorire e agevolare a ogni costo – scrive il gip nella misura – alcuni tra i concorrenti e in virtù di sole indicazioni frutto di cooptazione politica clientelare“. Secondo il giudice si è perseguito con ogni mezzo i vertici della società e “i loro referenti politici nella scelta dei candidati vincenti e perdenti… indipendentemente dall’esito delle prove“. I sei indagati “hanno dimostrato assoluto disprezzo per le regole di buona amministrazione e di impiego di risorse pubbliche, avendo di mira esclusivamente interessi di carattere personale, volti a favorire o sfavorire candidati individuati a priori e ben prima di ogni valutazione di merito”.