Lo Stato Islamico in Africa occidentale (Iswap) è stato decapitato. L’esercito nigeriano ha infatti annunciato l’uccisione del leader di Isis nell’area, Abu Musab al-Barnawi, nome di battaglia di Habib Yusuf, figlio maggiore del più noto Mohammed Yusuf, fondatore e capo spirituale deceduto del gruppo terroristico Boko Haram che ancora oggi compie attacchi e semina il terrore in Nigeria e in altri Paesi del West Africa.
“Posso autorevolmente confermare che al-Barnawi è morto. È morto e rimane morto“, ha detto ai giornalisti il capo dello staff della Difesa, generale Lucky Irabor, senza fornire ulteriori particolari, secondo quanto riferisce il sito online The Guardian Nigeria. Al momento non è comunque giunta nessuna conferma da parte dell’Iswap.
Al-Barnawi aveva iniziato il suo percorso all’interno delle organizzazioni terroristiche proprio con Boko Haram, fino a diventarne portavoce. Carica mantenuta anche dopo la morte del padre, avvenuta nel 2009, e la presa del potere di Abubakar Shekau che diede inizio alla stagione delle sempre più numerose azioni armate, tra agguati nei confronti di militari e popolazione, attacchi suicidi anche con l’uso di donne incinte e bambini, fino alla conquista e l’instaurazione del Califfato Islamico nello Stato settentrionale del Borno, con capitale Maiduguri. Un ruolo che al-Barnawi ha mantenuto fino al 2016, quando, in rottura con la nuova leadership del gruppo caratterizzato da forti divisioni interne, decise di staccarsene per diventare leader dell’Iswap.
E proprio il gruppo da lui guidato ha condotto, secondo alcune fonti, l’operazione che ha portato alla morte del leader di Boko Haram, Abubakar Shekau. Lo scorso giugno il sito nigeriano Humangle aveva infatti ottenuto un file audio in cui al-Barnawi annunciava ai suoi seguaci la morte di Shekau, su ordine proprio dello Stato Islamico.