I problemi riscontrati da Boeing riguarderebbero alcune parti in titanio che sono più deboli di quanto dovrebbero essere sui 787 costruiti negli ultimi tre anni. Il titolo Leonardo in calo di oltre il 7%
Provengono dall’ex subfornitore di Leonardo Manufacturing Processes Specification Srl (Mps) le componenti dei 787 della Boeing su cui sono riscontrati dei difetti. I problemi riguarderebbero alcune parti in titanio che sono più deboli di quanto dovrebbero essere sui 787 costruiti negli ultimi tre anni, riportano persone che hanno familiarità con la vicenda. Mps, qualificato anche da Boeing, è azienda del brindisino prima nota come Processi speciali e poi fallito nel 2018. “Il suddetto subfornitore è sotto indagine da parte della magistratura per cui Leonardo risulta parte lesa e pertanto non si assumerà potenziali oneri a riguardo. Inoltre Manufacturing Processes Specification S.r.l. (MPS) non è più fornitore di Leonardo”, fa sapere il gruppo che oggi ha perso in borsa oltre il 7%.
Il 787 Dreamliner è il veivolo il tecnologicamente più evoluto della flotta Boeing, costruito in materiali compositi che gli donano leggerezza riducendone i consumi.
Leonardo, gruppo controllato al 30% dal ministero dell’Economia, realizza la fusoliera dell’ aereo nei suoi stabilimenti di Grottaglie, in Puglia. Benché avanzatissima, in generale la fusoliera è la parte meno “nobile” di un aereo, quella tecnologicamente più pregiata sono le ali. “C’è un’ indagine in corso, ma abbiamo constatato che non questo non rappresenta un pericolo immediato per la sicurezza della flotta attualmente in servizio” ha dichiarato un portavoce di Boeing. Il gruppo ha già avuto altri problemi con le consegne di questo modello con ordini ancora inevasi che hanno raggiunto i 25 miliardi di dollari.