"Lo guardavo fra tanti che gli facevano domande e pensavo: questo ragazzo non si può godere la vista del mare”, spiega la Saba in un’intervista al Corriere della Sera, presentando il libro autobiografico che ha appena pubblicato (Il suono della bellezza – note di vita e di filosofia, edito da If Press)
“Fu un colpo di fulmine a un pranzo elettorale in Sardegna”, Virginia Saba rivela i dettagli con cui cominciò la relazione sentimentale con il ministro della difesa, Luigi Di Maio. “Credo gli sia piaciuto parlare di temi ultraterreni, musica, arte. Lo guardavo fra tanti che gli facevano domande e pensavo: questo ragazzo non si può godere la vista del mare”, spiega la Saba in un’intervista al Corriere della Sera, presentando il libro autobiografico che ha appena pubblicato (Il suono della bellezza – note di vita e di filosofia, edito da If Press).
Di Maio viene tra l’altro ringraziato alla fine del libro: “Perché con lui ho capito l’amore”. Saba ha poi spiegato il suo concetto di amore all’intervistatrice del Corriere: “L’amore è da supermarket: vai, scegli, usi, poi ti stanchi… È prendere, non dare. Io sto con una persona che dà a tutti e quindi non ha mai molto tempo per me. Per cui, ho capito che l’amore, invece, è dare: è essere felici quando procuri un sorriso”.
Il suono della bellezza – note di vita e di filosofia recita nella quarta di copertina: “Con il presente testo Virginia Saba ha voluto ricostruire il proprio viaggio nel tempo e nello spazio attraverso i periodi storici e i luoghi, gli uomini e le donne noti e meno noti, gli accadimenti, gli aneddoti, i dolori e le gioie per dedicarlo a tutti coloro che non riescono a cogliere le sfumature e la bellezza che la vita ci offre. La particolarità di questo percorso risiede nel fatto che l’autrice compie tale itinerario con l’aiuto delle 32 Variazioni Goldberg di Bach, ciascuna delle quali – nota dopo nota – offre uno spunto per afferrare alcuni dei segreti più profondi della nostra esistenza. Non sappiamo cosa il lettore troverà alla fine di questo viaggio. È un fatto però che la penna evocatrice di Virginia Saba ci descrive la scoperta più straordinaria che una donna o un uomo possano fare su questa terra: la fede”.