Musica

Eurovision 2022, un appello: adottate la sigla degli Eugenio in Via Di Gioia!

Al Festival di Sanremo 2020 nella Sezione Giovani con Tsunami gli Eugenio in Via di Gioia conquistarono il Premio della critica ma non convinsero la Giuria Demoscopica. La loro permanenza sul palco è durata meno di 7 minuti (“un vero record mai segnato prima”, dissero loro poco dopo l’eliminazione) e vennero battuti, nello scontro diretto, da Tecla Insolia e la sua “8 marzo”. La band non si è mai fermata tra album (l’ultimo risale al 2019) e tour prima che scoppiasse la pandemia. Poi la folgorante idea.

Originari di Torino, gli “Eugenii” – così vengono chiamati dai fan – hanno pubblicato su Instagram una piccola clip di 1 minuto e 35 secondi che racchiude la sigla alternativa a Eurovision 2022, che si terrà il 10-12 e 14 maggio proprio a Torino. La capitale infatti ha battuto al fotofinish finale Milano e Bologna. Le immagini e le parole del video – subito diventato virale – raccontano non solo i cliché italiani ma anche quelli torinesi; culmine della canzone è un appello accorato a Chiara Ferragni.

Ma procediamo con ordine. Su Instagram la didascalia è chiara e netta: “Sigla di Eurovision 2022 a Torino. Andiamoci a prendere sto Eurovision, si gioca in casa”. L’inizio viene scandito dalla musica dance e dal “one-two-three” seguito dal vero tormentone: One Maneskin Eurovision Italy, everybody want to see mafia pizza e mandolì, One Maneskin Eurovision Italy, everybody want to see how is beautiful Turin. E ancora una lista di prelibatezze torinesi: Here is the mole, here was the King, pannacotta with grissini, agnolotti del plin; a seguire la bagna caôda, il bicerin ma si tocca anche il calcio con la Juve e il Torino, la Sacra Sindone, lo smog, il Parco del Valentino con una immagine di una retata anti spacciatori.

Gli Eugenii però sottolineano anche i punti di forza delle altre città: I know that Rome is bigger, there is water in Venice, Milano is richer and Torino is crazy. “Tutti vogliono vedere” anche le macchine Fiat, i tram, i torèt, il Po, i gianduiotti e i tomini. Non poteva mancare un importante appello: Ferragni come to visit Musei Egizi cause we want be famous like Uffizi. E via la carrellata di famosi torinesi: Cavour, Umberto Tozzi, Oscar Farinetti, Lapo Elkann, il disc jockey Gabry Ponte e l’attrice e cantante Carla Bruni, Alessandro Barbero, Fred Buscaglione, Rita Levi Montalcini e infine Rita Pavone.

Incuriosito, ho subito contattato Eugenio Cesaro, il frontman della band, che ci ha rivelato: “Tutto nasce lo scorso marzo, quando per la Finale di Sanremo i The Jackal ci hanno proposto per il loro podcast di leggere la classifica del Festival, cantando e suonando. Un esperimento che è piaciuto molto. L’abbiamo replicato quando i Maneskin hanno vinto pure Eurovision. Così quando settimana scorsa hanno ufficializzato Torino come città prescelta, non potevamo non chiudere la trilogia: abbiamo colto l’occasione per raccontare la nostra Torino nel bene e nel male, con tutte le cose tradizionali della nostra città. Vorremmo che questa canzone superasse i confini nazionali”. La domanda che si fanno tutti è: ma Chiara Ferragni vi ha chiamato? “Forse lo farà oggi pomeriggio (scoppia a ridere, nda)”.

Dunque signori dell’Ebu – ente organizzatore dell’evento – non vi rimane che adottare e far vostro l’Inno degli Eugenio in Via di Gioia.