Il primo caso simile al mondo è quello del 24 febbraio scorso in Brasile: le diciannovenni transgender Mayla Phoebe Rezende e Sofia Albuquerck Fereira completarono il percorso medico a distanza di pochi giorni l'una dall’altra al Transgender Center Brazil. "Resteranno ricoverate quattro-cinque giorni, poi torneranno a casa e tra sei settimane potranno iniziare la loro vita da donna anche a livello sessuale", ha spiegato il chirurgo Andrea Cocci
Due gemelle transgender hanno cambiato sesso lo stesso giorno. È successo ieri all’ospedale di Careggi, a Firenze, dove Giulia e Gaia – i loro dead names, o nomi di nascita, sono Giulio e Guido – si sono sottoposte a due interventi consecutivi per conquistare la loro identità. Le due sono ricoverate nella stessa stanza e gli interventi, racconta La Nazione, sono stati particolarmente delicati perché le due pazienti soffrono di una forma di coagulopatia che le espone a un maggior rischio di sanguinamento. È il primo caso di doppio cambio sesso in Italia, dopo il primo al mondo del 24 febbraio scorso in Brasile: le diciannovenni transgender Mayla Phoebe Rezende e Sofia Albuquerck Fereira completarono il percorso medico, una a distanza di pochi giorni dall’altra al Transgender Center Brazil.
“Siamo nate in corpi maschili ma entrambe ci siamo sentite femmine da sempre, da quando abbiamo ricordi – hanno raccontato al chirurgo Andrea Cocci, che fa parte dell’équipe operatoria guidata dal professor Marco Carini, un’eccellenza dell’urologia italiana – È una giornata da festeggiare. Abbiamo fatto una scelta molto libera, la nostra famiglia ci ha supportato in questo nostro progetto, poi essendo gemelle ci siamo sempre aiutate e fatte forza a vicenda”. Carini festeggerà con quest’ultimo doppio intervento la fine di una carriera medica di 40 anni, prima del pensionamento.
Diplomate, hanno avuto alcune esperienze lavorative nel campo della ristorazione, ma adesso sono in cerca di lavoro. “Hanno iniziato il loro percorso, come legge prevede, dai 18 anni. Prima con la terapia ormonale e, dopo avere avuto l’autorizzazione dal giudice, si sono messe in lista operatoria – spiega Cocci, che lavora a Firenze e Pisa in uno dei centri di disforia di genere migliori del Paese per numero di pazienti ed eccellenza – La ricostruzione consente di avere un organo sessuale sensibile e pienamente funzionante. Resteranno ricoverate quattro-cinque giorni, poi torneranno a casa e tra sei settimane potranno iniziare la loro vita da donna anche a livello sessuale”. L’équipe, con il professor Carini e Cocci, è formata per la parte endocrinologica dalle dottoresse Alessandra Daphne Fisher e Linda Vignozzi e dagli urologi professor Riccardo Bartoletti e Girolamo Morelli.