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Jennette McCurdy, la star di iCarly rompe il silenzio: “Abusata da mia madre fino alla sua morte, non mi lasciava neanche fare la doccia da sola”

L'attrice oggi 29enne, ex star della serie cult iCarly andata in onda su Nickelodeon, è un fiume in piena

di F. Q.

Jennette McCurdy ha deciso di rompere il silenzio e i un’intervista a People racconta per la prima volta gli abusi sia psicologici che fisici subiti dalla madre per tutta l’infanzia e l’adolescenza. L’attrice oggi 29enne, ex star della serie cult iCarly andata in onda su Nickelodeon, è un fiume in piena: “I miei primi ricordi d’infanzia sono di pesantezza e caos – ha raccontato a People -. Mia madre era instabile emotivamente e con lei era come camminare sul filo del rasoio ogni giorno. Essendo la più piccola di quattro figli si era fissata su di me e mi ha spinta a recitare quando avevo sei anni. Ha sempre sognato di essere un’attrice famosa… io ero invece estremamente timida e ho vissuto sempre sotto pressione ogni momento…”, ha confidato l’interprete della piccola Sam Puckett.

E ancora: “Era ossessionata dall’idea di rendermi una star quando ero bambina, (…) ha cominciato a sbiancarmi i denti e a scolorirmi i capelli quando avevo 10 anni e un anno dopo mi ha costretto a restrizioni alimentari per non ingrassare…”, ha detto Jennette McCurdy. La madre è morta a causa del cancro nel 2013: lei da allora si è lasciata Hollywood alle spalle e ha cominciato un vero e proprio percorso di guarigione sfociato nello show comico “I’m Glad My Mom Died”, con il quale ha debuttato a settembre a Los Angeles. Nel corso dell’intervista ha spiegato che se non si è mai ribellata agli abusi è stato perché voleva renderla felice e mantenere la serenità in famiglia.

Poi la rivelazione: quando Jenette il ruolo di Sam Puckett in iCarly, all’età di 14 anni, stava già lottando con l’anoressia e sua madre si sostituiva a chiunque ossessionata dall’idea di controllarla: “Mi faceva lei gli esami vaginali e del seno e non mi lasciava fare la doccia da sola. Questo è andato avanti fino a quando avevo 17 anni”. Ovvero fino a quando sua madre è morta. Ma le cose, dopo la sua scomparsa, non sono andate meglio perché era “così repressa e ritardata nello sviluppo” che ha iniziato a ribellarsi e fare tutto ciò che prima le era proibito: sesso, alcol e poi il baratro della bulimia. “Non sapevo come trovare la mia identità senza mia madre”, ha concluso l’attrice: “E non ho intenzione di mentire. È stato molto difficile arrivare qui. Ma ora sono in un punto della mia vita che non avrei mai pensato fosse possibile. E finalmente mi sento libera”.

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