Un uomo è stato condannato a morte per aver ucciso l’ex moglie, dandole fuoco, durante una diretta streaming sulla versione locale di TikTok. L’episodio, avvenuto in Cina un anno fa, aveva aizzato l’indignazione popolare di un Paese già molto sensibile al tema della violenza domestica contro le donne. Così Tang Lu, l’imputato, è stato condannato a morte per essere il colpevole dell’omicidio volontario della donna. Un crimine, questo, definito dalla corte “estremamente crudele”
La vittima, “Lamu”, aveva 30 anni ed era una vlogger con origini tibetane piuttosto famosa nel Paese. Aveva più di 700mila follower su Douying, la versione cinese di TikTok. Si era fatta amare per i video dove cucinava, dove andava in giro per la montagna, dove faceva lip-sync. Più nello specifico, il suo obiettivo era quello di condividere i segreti della sua vita sulle montagne tibetane.
Si era sposata con Tang, il suo carnefice, nel 2009 ma spesso erano protagonisti di litigi. Così, dopo più di dieci anni, era riusciva a divorziare da lui. Ma non era stato così facile allontanarsi da quell’uomo che aveva minacciato di uccidere uno dei loro figli, se non fosse tornata con lui. Dopo un lungo periodo, “Lamu” era riuscita a fuggire anche grazie all’aiuto dei suoi parenti. Fino ad arrivare al 14 settembre di un anno fa, quando l’uomo ha raggiunto la vlogger mentre stava trasmettendo sulla piattaforma. Le ha scaricato una tanica di benzina addosso e le ha dato fuoco. È morta due settimane dopo, con ustioni sul 90% del suo corpo.