Cronaca

Canale di Otranto, scoperto il relitto di una nave corinzia a 800 metri di profondità: le immagini del patrimonio sommerso

Anfore e brocche ma anche un gran quantità di coppe da vino in ceramica destinate alla tavola delle élites, ancora impilate e “imballate” all’interno di grossi vasi usati per proteggerle dal rischio di incidenti durante il lungo viaggio in mare. Oltre a resti di alimenti, come le olive. Recuperato negli abissi del Canale di Otranto all’incredibile profondità di 780 metri, il carico di una nave corinzia del VII secolo a.C. appena studiato nei laboratori della Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo, getta nuova luce sugli albori del commercio tra Corinto e la Magna Grecia.