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Daniel Craig: “Preferisco i bar gay da quelli etero, lì non devo essere il più ca**uto”

Due chiacchiere, un drink, un tiro a freccette, qualche imprecazione, ma rigorosamente nei bar gay. "Li frequento da tempo", ha spiegato l'attore a Lunch with Bruce, il podcast di Bruce Bozzi

di F. Q.

“Preferisco i bar gay da quelli etero”. Daniel Craig torna a parlare del suo tempo libero. Due chiacchiere, un drink, un tiro a freccette, qualche imprecazione, ma rigorosamente nei bar gay. “Li frequento da tempo – ha spiegato – Nei gay bar non c’è quell’atteggiamento aggressivo (…) che c’è nei bar etero”. L’ultimo e celebrato 007 ha offerto questa considerazione nel bel mezzo del tour promozionale per il suo ultimo film da James Bond,No Time to Die”, in occasione della partecipazione a Lunch with Bruce, il podcast di Bruce Bozzi.

Proprio con l’amico di vecchia data Bozzi, Craig venne paparazzato nel 2010 in un gay bar. Craig ha spiegato che in quei locali c’è “un’atmosfera migliore, più tranquilla e anche più sicura”, sottolineando che la tipologia di avventori è differente e che non bisogna affermare di continuo la propria sessualità: “Una delle ragioni sta di sicuro nel fatto che non mi capita così spesso di avere degli alterchi nei gay bar perché non c’è quell’atteggiamento aggressivo da “devo essere il più ca***to” che c’è nei bar etero e che, francamente, mi ha stancato. Sono un bel posto dove andare, c’è un’atmosfera più rilassata e sicura per svagarsi un po’. Non devi star lì ad affermare la tua sessualità”. Infine ecco la zampata da vecchio leone etero sposato dal 2011 con Rachel Weisz e da quel dì, si dice, non più frequentatore di bar gay e nemmeno etero: “E poi potevo incontrare delle ragazze che erano li per la mia stessa ragione”.

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