Il presidente della fondazione degli ItalianiEuropei, Massimo D’Alema, presente in piazza San Giovanni, alla manifestazione indetta dai tre sindacati confederali “Mai più fascismi’, afferma: “L’assalto alla sede nazionale del più grande sindacato italiano è stato un fatto gravissimo che non era mai accaduto neppure negli anni più bui e quindi era giusto che ci fosse una risposta ed era anche giusto che tutte le forze politiche si unissero in questa risposta”. L’ex presidente del Consiglio sottolinea e ricorda: “Quando si è trattato di difendere lo Stato democratico contro una violenza che si definiva ‘rossa’ e di sinistra, noi abbiamo difeso lo Stato democratico e in questo sta la differenza tra la sinistra e la destra. Siamo diversi perché per noi la difesa dello Stato democratico è stato più importante”. D’Alema vuole evitare polemiche ma critica le proposte giunte negli scorsi giorni dal centrodestra. “Quando si dice ’siamo disponibili a manifestare contro tutte le violenze’ si dice una cosa ambigua, perché il fascismo è quella violenza che in Italia ha prodotto una dittatura e dalla lotta a quella dittatura è nata la Repubblica italiana”.
In piazza, ad eccezione del deputato di Forza Italia, Elio Vito, il centrodestra ha deciso di non partecipare. “Questa era una grande occasione per la destra italiana per dimostrarsi all’altezza del governo di una grande democrazia occidentale e purtroppo è stata un’occasione mancata” afferma D’Alema che poi sugli scontri dello scorso sabato, a causa dei quali Meloni ha accusato in Parlamento la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese di alimentare la ‘strategia della tensione’, commenta “che vi siano state delle mancanze secondo me sì perché è evidente che in qualche modo quello che è avvenuto alla Cgil poteva essere previsto. Io ho vissuto in un’epoca in cui queste cose la polizia le sapeva prima e le preveniva; che però questo sia stato fatto per alimentare un ‘clima’, questo francamente mi sembra una fantasia fuor d’opera”.