Terza dose di vaccino anti-Covid per Giorgio Parisi, vincitore del premio Nobel per la Fisica 2021. Lo scienziato 73enne si è sottoposto all’iniezione del siero contro il Coronavirus il 16 ottobre a Roma. Un’occasione che il fisico ha voluto sfruttare per lanciare un appello proprio in concomitanza delle manifestazioni contro il green pass obbligatorio per i lavoratori organizzate in molte piazze d’Italia: “Immunizzatevi, è fondamentale”.
Un’iniezione al braccio sinistro e poi l’attesa di un quarto d’ora. Questa la consueta trafila che Parisi ha seguito presso il Policlinico universitario Umberto I, nelle vicinanze dell’Università La Sapienza dove tutt’ora insegna.”Fare la terza dose del vaccino è indispensabile perché riduce ulteriormente la probabilità di prendere la malattia in forma sintomatica e grave”, ha detto all’Ansa lo scienziato. Che poi ha spiegato: “La terza dose è fondamentale per gli over 60 e le persone che sono particolarmente a rischio sia per quanto riguarda l’età che per altre patologie. Io stesso la faccio volentieri perché rafforza enormemente le difese delle prime due dosi, che pur essendo sostanziali stanno un po’ diminuendo con il passare del tempo”. Non solo però. Secondo il fisico immunizzarsi ancora servirà infatti anche “per portare quasi a zero la malattia grave nei vaccinati”. Da qui, la sua conclusione: “Avere paura è irrazionale, anche perché sono moltissime le vaccinazioni di cui si fanno tre dosi: aiutano a rendere più profonda e permanente la memoria immunitaria”.
Quanto ai tamponi, l’opinione di Parisi è chiara: “Fin dall’inizio era evidente che il Covid avrebbe potuto fare tranquillamente più di mezzo milione di morti in Italia se non ci fossero state le misure di contenimento”. Per questo, sostiene l’accademico sempre ad Ansa, resta cruciale anche ora “fare un gran numero di controlli per tutta la popolazione e farlo nella maniera più veloce possibile”. Ma è proprio in quest’ottica, spiega, ” che i test gratuiti ai minori e a prezzo politico, per esempio a cinque euro, per gli adulti potrebbero rivelarsi fondamentali”.
Giorgio Parisi, un curriculum strepitoso e ricerche che spaziano dalla fisica delle particelle alla meccanica statistica, dalla fluidodinamica alla materia condensata e super computer, è stato insignito del Nobel per la fisica dall’Accademia delle Scienze di Stoccolma il 5 ottobre assieme a Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann “per i loro studi sui fenomeni caotici e apparentemente casuali”. Un premio conferitogli per i suoi contributi rivoluzionari alla teoria dei materiali disordinati, dei processi casuali “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria”. Si tratta del ventunesimo italiano ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento e del sesto ad averlo conseguito nel campo della fisica.