Fino a 400 persone in fila davanti alla vetrine di alcuni esercizi. Nel quartiere torinese San Salvario un negozio costretto a chiamare le forze dell'ordine per gestire la colonna di persone in attesa di ricevere il servizio diagnostico necessario per lavorare in assenza di vaccino
A meno di 48 ore dall’introduzione del Green pass obbligatorio nelle aziende, si registrano l’aumento di tamponi rapidi, unica alternativa a disposizione dei non vaccinati per potersi recare sul proprio luogo di lavoro. Nel tardo pomeriggio di domenica 17 ottobre lunghe code si sono formate davanti alle farmacie di Bolzano rimaste aperte nel fine settimana per effettuare i test. E, poco prima, un episodio simile si è registrato anche a Torino, dove a controllare la colonna di persone in attesa è dovuta intervenire una pattuglia della polizia locale.
Nella provincia autonoma del Trentino-Alto Adige alcune farmacie che offrono pacchetti scontati sul servizio di diagnostica hanno visto mettersi in fila davanti ai loro ingressi fino a 400 persone. “L’assalto era prevedibile perché chi domani inizia a lavorare presto di mattina deve già essere in possesso della certificazione”, ha commentato il presidente di Federfarma Alto Adige Matteo Bonvicini. Che ha spiegato come anche in altri esercizi commerciali dello stipo tipo nella zona si sia registrato un “afflusso forte seppur comunque gestibile”. Una circostanza, ha concluso Bonvicini, favorita anche dalla chiusura del centro per i test Covid allestito nel Palasport della città, che “riaprirà solo a inizio settimana”.
Situazione simile anche nel capoluogo piemontese, dove i gestori della farmacia di piazza Madama Cristina nel quartiere San Salvario sono stati costretti a chiamare le forze dell’ordine per gestire gli ingressi al negozio. Il serpentone di persone in fila per il tampone rapido, oltre un centinaio secondo le testimonianze raccolte, ha infatti creato disagio anche alla viabilità circostante invadendo la vicina via Berthollet fino a occuparne la carreggiata. “Stiamo lavorando senza sosta da stamattina”, hanno detto i proprietari della farmacia all’Ansa, precisando che “avevamo un certo numero di prenotazioni ma molti di più si sono presentati sapendo dell’accesso libero senza prenotazione”. Intorno alle 15,30 è poi stato affisso un cartello: “Siamo spiacenti ma non siamo in grado di eseguire più tamponi per oggi. Primo tampone domani ore 9,00. Accettiamo prenotazioni per domani”. Così tutti quelli rimasti senza test si sono spostati alla farmacia di corso Vittorio Emanuele, dove si è riproposta la stessa scena.