Dopo aver raccontato l’accaduto sul proprio profilo Instagram, Francesco Facchinetti è tornato a parlare dell’aggressione avvenuta tra sabato 16 e domenica 17 ottobre per mano di Conor McGregor. Facchinetti ha pubblicato un ulteriore video sulla popolare pagina di Simone Cicalone ‘Scuola di botte’ (346mila iscritti al canale) per fare chiarezza su alcuni aspetti. “Ho parlato con Facchinetti, se vi interessa sapere cosa mi ha detto, rimanete. Sennò prendete un elastico per esercizi e passatevelo tra le chi**e”, ha esordito ironicamente il ‘cicalone’, ex kick-boxer e pugile professionista. Il conduttore e Dj milanese ha spiegato: “Ero un grande fan di McGregor, quando mi è stato detto che potevamo andarlo a trovare è stato veramente un film. Abbiamo parlato insieme a mia moglie (Wilma Helena Faissol, ndr) del Brasile, poi di Roma. È stato veramente bello. Dopodiché – questa ovviamente è la mia campana ma avevo circa 10 testimoni, non sono un pazzo – gli è andato off il cervello e mi ha tirato un pugno. Non uno schiaffetto, un pugno. Per fortuna era vicino a me, con la mano destra e non il suo cattivissimo sinistro. Immediatamente le sue guardie lo hanno tenuto perché lui sarebbe andato avanti”, ha spiegato.
E ancora: “Sono molto triste, umanamente è stato brutto. Davvero una brutta cosa, per me e per le persone che mi erano vicino. Io ho lavorato vent’anni nel mondo della notte, so cosa succede nelle ore piccole: avrebbe tirato un pugno a chiunque, mia moglie compresa. Io ero lì e me lo son preso”. Poi ha concluso: “Mi dispiace anche perché sono un fan di MMA e mi dà fastidio che questo mondo venga associato a quello dei bulli. Io sto cercando investire nel mondo dell’MMA e della Boxe in Italia”. Cicalone ha infine aggiunto: “Questo meccanismo che è scattato a McGregor potrebbe essere una patologia, non è la prima volta che succede. Probabilmente ha così tante guardie non per difendersi ma per difendere gli altri da lui. Io opterei per un’analisi clinica. Potrebbe scapparci un incidente molto più grave”.