Durante il suo intervento in Aula, la ministra Luciana Lamorgese ha smentito il retroscena secondo cui ci sarebbero stati alcuni “agenti infiltrati” alla manifestazione contro il Green pass a Roma, finita con le devastazioni alla sede della Cgil. “Si è adombrata l’ipotesi della possibile presenza in piazza di agenti infiltrati tra i manifestanti. Sento di dover escludere anche questo inquietante retroscena. Nel dispositivo – ha specificato – era prevista, come normalmente, la presenza di agenti in borghese appartenenti alla Digos con compiti di osservazione e monitoraggio e anche di mediazione con i manifestanti”. La ministra ha poi citato un agenti in borghese immortalato in alcuni video della manifestazione mentre sembra muovere il furgone della Polizia insieme ad alcuni manifestanti. “L’operatore di polizia in abiti civili compare in alcune immagini diffuse sui social durante l’azione di alcuni esagitati che intendevano provocare il ribaltamento di un furgone polizia. In realtà l’operatore stava verificando che la forza scaricata sul mezzo non riuscisse effettivamente nell’intento – ha sottolineato la ministra, interrotta dalle proteste dell’Aula, poi richiamata al silenzio dalla presidente Casellati – Si tratta dello stesso agente che più tardi, aggredito da un manifestante da lui arrestato e tuttora in stato di detenzione, ha reagito in modo scomposto. Per questo motivo si è autosegnalato e ora la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria”