Non è responsabile, secondo gli esperti, dell’aumento di casi di contagio in Gran Bretagna ma è comunque monitorata la variante discendente dalla mutazione Delta battezzata con la sigla AY.4.2. Questa nuova Delta plus di Sars-CoV-2, sta causando un numero crescente di infezioni in suolo britannico, ma è comunque Delta la variante dominante. Solo il 6% dei casi Covid sequenziati sono ora di un nuovo tipo e in un paese che sequenzia moltissimo il dato può essere considerato più che affidabile e non sottostimabile. Almeno per ora. Alcuni la chiamano Delta Plus (sigla che era stato attribuito anche ad AY.1, uno dei tre sottolignaggi di Delta già esistenti e catalogati).

In questo momento, riporta la Bbc online, sono in corso test per capire quanto possa effettivamente rappresentare una minaccia il nuovo mutante intercettato. I virologi ritengono improbabile che decolli o sfugga ai vaccini attuali. La nuova mutazione di Delta non è ancora considerata una variante di preoccupazione o una variante sotto indagine.

Sono migliaia le mutazioni di Sars Cov 2 in circolazione nel mondo. Gli esperti hanno identificato AY.4.2 nel luglio 2021. La Delta originale era stata classificata da pochi mesi, nel maggio 2021, come variante preoccupante nel Regno Unito, quando aveva superato la Alfa. Poi è arrivata AY.4.2: questo sottolignaggio di Delta è andato aumentando lentamente da allora. Include alcune nuove mutazioni che colpiscono la proteina Spike, che il virus usa per penetrare nelle cellule. Finora, viene precisato, non c’è indicazione che sia notevolmente più trasmissibile. “È potenzialmente un ceppo leggermente più infettivo – ha evidenziato Francois Balloux, direttore del Genetics Institute dell’University College London, citato dalla Bbc – Non è niente in confronto a quello che abbiamo visto con Alfa e Delta, che avevano qualcosa come il 50-60% in più di trasmissibilità. Ma è attualmente in fase di indagine. Ed è probabile che sia fino al 10% più trasmissibile. Direi di aspettare e vedere. Niente panico”. Alcuni casi di AY.4.2 sono stati identificati anche negli Stati Uniti. Ce ne sono stati alcuni in Danimarca, ma da allora le nuove infezioni sono diminuite.

Intanto molti scienziati stanno facendo pressioni sul governo britannico per reimporre le restrizioni sociali e accelerare i richiami delle vaccinazioni poiché i tassi di infezione da coronavirus, già i più alti d’Europa, stanno aumentando ulteriormente. Lunedì il Regno Unito ha registrato 49.156 nuovi casi di Covid-19, il numero più alto da metà luglio. Le nuove infezioni sono state in media di 43.000 al giorno nell’ultima settimana, con un aumento del 15% rispetto alla settimana precedente. La scorsa settimana, l’Office for National Statistics ha stimato che 1 persona su 60 in Inghilterra ha il virus, uno dei livelli più alti osservati in Gran Bretagna durante la pandemia.

A luglio, il governo del primo ministro Boris Johnson ha revocato tutte le restrizioni che erano state imposte più di un anno prima per rallentare la diffusione del virus, comprese le mascherine al chiuso e le norme sul distanziamento sociale. Le discoteche e altri luoghi affollati hanno riaperto a pieno regime e alle persone non è più stato consigliato di lavorare da casa. L’epidemiologo Neil Ferguson, membro del gruppo consultivo scientifico del governo per le emergenze, ha affermato che anche il Regno Unito ha fatto molto affidamento sul vaccino AstraZeneca, “e, sebbene questo protegga molto bene contro esiti molto gravi di Covid, protegge leggermente meno bene di Pfizer”, contro l’infezione e la trasmissione, in particolare di fronte alla variante Delta.

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