“Dopo la mia vittoria a Benevento, è il momento di costruire un centro a livello nazionale per le prossime elezioni politiche, magari con dentro Italia Viva e Azione di Calenda. Ora spero che anche loro facciano la loro parte”. È l’appello rivolto nella trasmissione “24 Mattino” (Radio24) da Clemente Mastella, ieri riconfermato sindaco di Benevento con la vittoria al ballottaggio, ai leader di Italia Viva e di Azione perché venga creato un grande partito nazionale di centro.
Non si è fatta attendere la risposta tranchant di Carlo Calenda, che su Twitter ha scritto: “Anche no”.
Mastella ribadisce di aver vinto da solo: “C’è stata un’armata terribile contro di me, tutti insieme appassionatamente. Mai si è verificata una cosa del genere. Erano odiatori seriali. Ma io sono una persona del popolo: pensate che il mio numero di telefonino ce l’hanno tutti quanti i cittadini di Benevento. Se uno mi chiama di notte, rispondo”.
Poi le stoccate ad altri partiti: “La sconfitta clamorosa è sicuramente quella dei 5 Stelle. Nel centrodestra, invece, non puoi fare un’alleanza tra chi sta nel governo e chi sta all’opposizione. Ma che alleanza è, scusate? La gente questo lo percepisce. Manca Berlusconi, manca un federatore. Oggettivamente Salvini e Meloni hanno mostrato dei limiti: devono scindere tra premiership e leadership. Ha ragione Berlusconi nessuno dei due può fare il premier. Il Pd? – conclude – Io l’ho sostenuto lealmente in tutta la Campania e loro che fanno? Viene Letta a Benevento per fare campagna contro di me e per sostenere il candidato alternativo a me, scelto peraltro in una loggia massonica. Francamente ha dell’incredibile. Ma Letta sapeva che questo candidato era votato anche da quelli di Forza Nuova? Letta mi ha lasciato davvero di stucco, innanzitutto sul piano umano“.