Un ritaglio di giornale sull’inchiesta sulla donna di Maser morta 10 giorni dopo la vaccinazione e la domanda, scritta a penna: “Quanti morti volete ancora?” a sottintendere una connessione tra la vaccinazione e il decesso. È il cartello affisso da ignoti sulle porte di ingresso della sede della Cisl di Conegliano e di quella del Caf e della Fnp della stessa città trevigiana.
“La Cisl è da tempo nel mirino degli antivaccinisti e dei no Green Pass per le posizioni su vaccini anti-Covid e certificazione verde, che ci tengo a ribadire senza se e senza ma e senza farci intimidire da ignoti che agiscono nottetempo”, ha detto il segretario generale Massimiliano Paglini. “Noi siamo con la stragrande maggioranza degli italiani che ha scelto di vaccinarsi per uscire dalla pandemia e tornare alla normalità. Proseguire speditamente con la campagna vaccinale è l’unica strada per metterci alle spalle le restrizioni e alimentare la ripresa economica. E in questo devo dire che i cittadini, così come i lavoratori della provincia di Treviso, hanno dimostrato grande senso di responsabilità”, ha proseguito, precisando: “I facinorosi e diffusori di fake news che accostano strumentalmente il decesso della signora morta 10 giorni fa alla somministrazione del vaccino non ci fanno paura: ricordo loro che l’autopsia sul corpo della donna, deceduta per una embolia polmonare, ha escluso la correlazione con il vaccino. Ricordo infine che solo in Italia il Covid-19 ha causato 132mila morti”. La domanda “Quanti morti volete ancora?”, ha osservato, sarebbe da rivolgere “a chi si oppone al vaccino, che si sta ampiamente dimostrando come efficace per il contenimento della pandemia”. “Per il resto – conclude il segretario generale della Cisl Belluno Treviso – invito tutti ad abbassare i toni, ad evitare inutili contrapposizioni e polarizzazioni estreme, ricordando che affrontare una pandemia significa compiere responsabilmente scelte di salute pubblica e sicurezza sanitaria che riguardano l’intera popolazione”.