L’associazione “Osez le feminisme” fa causa al concorso di bellezza Miss France. Lo ha annunciato una delle portavoci, Alyssa Ahrabare: “Ogni anno protestiamo contro questo concorso che diffonde valori sessisti, ma non cambia niente” e lo riporta il Corriere della Sera. A fare da leva l’esclusione di tre candidate che non sono state giudicate idonee. Per poter partecipare, le ragazze devono infatti rientrare in specifici criteri: altezza minima 1 metro e 70, assenza di tatuaggi più grandi di 3 centimetri, un comportamento definito ‘elegante’. Non possono inoltre né fumare né bere alcol in pubblico né fare ironia politica. Devono, infine, essere nubili e senza figli.
Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Violaine De Filippis-Abate al collegio dei probiviri del tribunale di Bobigny e si riguarda sia l’emittente Endemol sia la stessa società Miss France. Come ricorda il Corriere, fra gli obiettivi è il riconoscimento del carattere lavorativo della partecipazione al concorso, che richiede alle candidate di superare numerose prove, e che c’è già per la versione maschile Mister France. È stato accertato nel 2013, anche in quel caso a seguito di un ricorso. C’è inoltre la richiesta di un avviare una riflessione sui criteri di accesso: le tre ragazze escluse chiedono simbolicamente un euro di danni.