Sono tre i ballerini italiani che hanno perso la vita in un incidente d’auto avvenuto sabato 16 ottobre nel deserto intorno a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita. Antonio Caggianelli, 33 anni, di Bisceglie (provincia di Barletta-Andria Trani), Nicolas Esposto, 28 anni, di San Giovanni Gemini (Agrigento) e Giampiero Giarri, 32enne di Tivoli (Roma). Si trovavano nel Paese arabo per esibirsi in tournèe con la loro compagnia, composta da dieci danzatori, tutti italiani. E uno dei sopravvissuti, Luigi Allocca, ha deciso di postare su Instagram il racconto di quello che ha provato e di quello che vive adesso: “Amici, colleghi, familiari, non trovo ancora le parole adatte e la forza necessaria per descrivere questo incubo. So quanta importanza ha questo post che sto scrivendo. So che mi leggerà tanta gente. So che la mia dichiarazione è l’unica, insieme a quella di Giuseppe reale e vera”. Inizia così Luigi, facendo riferimento alle parole di un altro ballerino. “Non racconterò i dettagli dell’incidente. Le immagini che ho davanti agli occhi, i suoni che mi rimbombano nelle orecchie e le sensazioni provate in quelle ore, diventano ogni giorno più chiare e rendono più difficile parlarne – continua – Questa tragedia lascerà un segno indelebile, cicatrici non sul corpo, cicatrici sull’anima. So che un giorno troverò il senso e il perché di tutto questo. Un giorno saprò perché ho dovuto vedere la vita di quattro splendide anime spegnersi davanti ai miei occhi… Saprò perché ho dovuto conoscere il mio istinto di sopravvivenza durato 5 ore in fondo a una fossa rocciosa di un deserto. Al buio, senza acqua, senza rete telefonica. Un giorno saprò perché ne sono uscito vivo”. Qualche aggiornamento sugli altri ballerini sopravvissuti: “Giuseppe è in via di ripresa, Diego è ancora in ospedale… Sarà forte e siamo speranzosi che tornerà tra noi. l trauma di essere stati soli e abbandonati laggiù per tutte quelle ore, senza sapere se ne saremmo usciti vivi o morti, si sta alleviando grazie a voi. E almeno quello ce lo stiamo lasciando indietro. Io parlerò con le famiglie delle vittime. Sono stato fino all’ultimo con Nicolas, Arnau, Giampiero e Antonio. È giusto e doveroso che le loro famiglie sappiano”.