Si è tenuta a Bergamo la seconda edizione del convegno “Circular Mobility – Il ciclo della mobilità sostenibile tra pubblico e privato”, evento inaugurato nel 2019 che, insieme a rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e della ricerca, affronta il tema dell’evoluzione della mobilità green.
Al centro dell’incontro, le ricerche dell’Osservatorio E-Mobility 2021 condotte dalla società di consulenza Nomisma, che indagano il modo in cui, negli ultimi due anni, è cambiato l’approccio dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese alle nuove forme di mobilità.
La prima delle tre survey presentate si concentra sulle intenzioni dei consumatori italiani e rivela che il 27% degli intervistati ha proceduto ad acquistare una nuova auto nell’ultimo anno, con la formula dell’acquisto, che resta la scelta preferita. Sul fronte delle alimentazioni, invece, continuano a salire le immatricolazioni delle auto ibride ed elettriche, almeno il doppio quelle del periodo gennaio-maggio 2021 se confrontate con l’intero anno 2019.
Chi ha scelto queste motorizzazioni ha addotto come prima motivazione la possibilità di entrare liberamente in zone a traffico limitato (86%), poi anche l’esenzione dal bollo (80%), il piacere di guida (71%) e infine l’uso gratuito delle strisce blu e il consumo al chilometro (69%). In una previsione sui prossimi 12 mesi, la ricerca stima che tra questi 4 italiani su 10 continueranno a muoversi ancora su auto BEV e 6 su 10 su quelle elettrificate.
Nel sondaggio che riguarda le imprese è emerso che 7 aziende su 10 possiedono un parco auto proprio, e l’89% di queste mette a disposizione fino a 5 veicoli: il 14% delle imprese con parco auto, poi, può contare almeno un’auto elettrica o ibrida. Secondo il sondaggio, entro il prossimo anno il 14% delle imprese si doterà di nuovi veicoli a basse emissioni (da acquistare o in leasing), mentre il 7% usufruirà del noleggio a lungo termine e il 9% di quello a breve termine o spot.
Quanto al rapporto tra enti locali e mobilità green, Nomisma ha rilevato che il 54% dei comuni intervistati ha già nel proprio parco auto veicoli elettrici o elettrificati: 5 enti su 10 spiegano la scelta con la riduzione dell’inquinamento, 2 su 10 parlano di incentivi e detrazione fiscale, una motivazione che risulta sempre più importante e oggi indicata dal doppio degli intervistati rispetto al 2020.
“Circular Mobility è un marchio italiano registrato a livello comunitario ed è il primo paradigma che racconta la propria mission partendo direttamente dal nome: creare un’economia circolare sostenibile nell’ambito dell’automotive, per un uso più efficiente e sostenibile delle risorse” ha spiegato Paolo Ghinolfi, amministratore delegato di SIFÀ (insieme a BPER Banca organizzatrice del convegno) “questa iniziativa ambisce a diventare realmente lo strumento che in Italia permetterà anche di interloquire con le istituzioni per definire le linee guida da mettere a disposizione del mondo della mobilità e non solo”.
Monito proprio alle istituzioni, invece, quello di Luca Dondi, ad di Nomisma, che ha commentato: “È importante ricordare che la sola attenzione alle tematiche “green” a nulla porta se non supportata da un adeguato sistema di incentivi in grado di accelerare la trasformazione, soprattutto alla luce di Fit for 55, il pacchetto di riforme climatiche pensato dall’Unione europea”.