La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa
L’errore. In tempi di superomismo e perfezione a ogni costo, da queste parti l’errore si celebra come campione di umanità, icona strappa-sorrisi delle domeniche bestiali. Errore tecnico, sì, perché tra campacci e campetti gli svarioni sono di casa, ma non solo: vedremo errori intesi come luoghi sbagliati, come utilizzi sbagliati di oggetti e sostanze… e anche delle parole, pure questo un grande classico delle domeniche bestiali, stavolta in un contesto un po’ diverso.
FALLO – Il richiamo al maestro Tinto Brass pare scontato, il rifermento al gol di Archie Gemmil e alla trasposizione cinematografica in Trainspotting pure, fatto sta che le immagini che arrivano dall’Inghilterra, dove si giocava Lincoln City-Charlton Athletic, offrono diversi appigli e riferimenti simili. Tutti equivoci. I fatti: dagli spalti piove in campo un oggetto… un dildo. Un divertito steward, muovendosi in maniera inconsapevolmente freudiana, lo calcia in porta e il raggiungimento dell’obiettivo provoca un’esultanza superiore a quella di un gol vero, come evidenziabile dal video riportato dalla pagina Facebook “Il calcio inglese”, che ringraziamo. Tralasciamo per esigenze di spazio la storia dell’oggetto, di come sia finito in campo, di chi l’abbia portato allo stadio e dove l’abbia preso: che pure meriterebbe uno storytelling alla Buffa.
CONTROFALLO – Altrove invece possono crearsi situazioni “scomode da gestire”, tali da portare a multare le squadre di casa ree delle scomodità di cui sopra. E’ il caso del Colli Ortonovo, club di Promozione ligure, multato di 75 euro “per non aver reso disponibile, all’arrivo della terna all’impianto sportivo, lo spogliatoio per l’assistente femminile, obbligando così la terna medesima a una condizione scomoda da gestire”. Suvvia, bastava girarsi, birichini.
SQUALIFICA – Squalificante quel che è accaduto a Rovereto in Trentino, che ha portato a una multa da 100 euro comminata alla società di Promozione del Sacco San Giorgio: “A fine gara, nel corso del rientro negli spogliatoi, sostenitori di parte, gettavano della birra in campo senza colpire alcuno”. Squalificante per dei tifosi trentini gettare della birra: di solito da queste parti se ne fa un uso molto più serio e parsimonioso.
BOCCIATURA – Di articoli e racconti sgrammaticati o inutilmente ridondanti sulle partite e le vicende del calcio minore nelle domeniche bestiali ne abbiamo visti tanti… stavolta però anche la Serie A dà prova di poter dare tanto, addirittura con un comunicato ufficiale di una società. Quello con cui la Salernitana annuncia l’esonero di Fabrizio Castori è un capolavoro, specie a leggere roba come: “è troppe volte mancato, quando necessario, il proverbiale ‘non ci sto’ o il ‘basta così‘, comportamento cioè di chi vuole andare oltre il limite quando ciò è doverosamente possibile”. O ancora: “Doverosamente possibile, perché non manca in noi la tecnica e non mancano le potenzialità; tecnica e potenzialità che hanno indotto a suo tempo a decidere le scelte e che ancora oggi convintamente si ritengono presenti ed identificative“. E infine: “Si deve uscire dal campo convinti che non si poteva dare di più e che chi ha prevalso ha meritato il successo nonostante l’assoluta e testimoniata devozione verso un diverso obiettivo proprio”… Sembra doveroso a noi, a questo punto, ricordare che dopo il trust Lotito non poteva rientrare in società neppure come addetto stampa.