I dati principali contenuti nel monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 13-19 ottobre 2021. Settimana in cui il calo dei nuovi casi di coronavirus è stato solo dell’1,9%, mentre in 7 regioni si è registrato un lieve aumento percentuale dei contagi.
I nuovi casi di coronavirus scendono ormai da sette settimane consecutive. Un calo che, però, negli ultimi sette giorni è rallentato, anche perché l’entrata in vigore dell’obbligo di green pass al lavoro ha provocato un aumento del 78% dei tamponi: più test si fanno più infezioni si trovano. Sono questi i dati principali contenuti nel monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 13-19 ottobre 2021. Settimana in cui il calo dei nuovi casi di coronavirus è stato solo dell’1,9%, mentre in 7 regioni si è registrato un lieve aumento percentuale dei contagi.
Nel dettaglio, confrontati con quelli della settimana precedente, i dati mostrano una lieve diminuzione dei nuovi casi (17.870 rispetto a 18.209, pari a -1,9%) e una sostanziale stabilità dei decessi (271 rispetto a 266). Sono in calo le persone in isolamento domiciliare (71.768 rispetto a 79.511, pari a -9,7%), i ricoveri con sintomi (2.423 rispetto a 2.665, pari a -9,1%) e le terapie intensive (355 rispetto a 370, pari a -4,1%).· Tuttavia, in 7 Regioni, precisa Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, si rileva un aumento percentuale dei contagi, anche se in termini assoluti gli incrementi sono modesti: Liguria (+14), Umbria (+19) Friuli Venezia Giulia (+114), Campania (+120), Lombardia (+129), Piemonte (+131), Lazio (+156).
“Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione – si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati dai pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 9,1% in area medica e del 4,1% in terapia intensiva”. A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (4% in area medica e 4% in area critica) e nessuna Regione, in base al monitoraggio quotidiano dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) supera le soglie di allerta del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica.
Dal monitoraggio emerge poi che il numero dei tamponi antigenici rapidi ha registrato una netta impennata, aumentando del 78,5% in una settimana: la media mobile a 7 giorni è salita da 173.235 del 13 ottobre a 309.297 il 19 ottobre; complessivamente, negli ultimi 7 giorni sono stati effettuati 2.151.081 tamponi antigenici rapidi. Un boom che si è verificato nello stesso periodo in cui è entrata in vigore l’obbligatorietà del green pass. La media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati rimane, invece, sostanzialmente stabile: da 57.275 del 13 ottobre a 58.201 del 19 ottobre; complessivamente nell’ultima settimana sono state vaccinate 407.404 nuove persone (+4,7%). “Nell’interpretare gli effetti del green pass su tamponi e nuovi vaccinati – spiega Cartabellotta – bisogna tenere conto che ogni persona non vaccinata può arrivare a sottoporsi sino a 3 tamponi a settimana, mentre per aumentare la copertura vaccinale è sufficiente che il numero di nuovi vaccinati non tenda allo zero”. Delle 407.404 nuove persone vaccinate nella settimana 13-19 ottobre, rileva il monitoraggio, l’86,4% appartiene a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa: 78.387 nella fascia 20-29 anni, 90.960 nella fascia 30-39 anni, 85.745 nella fascia 40-49 anni, 68.812 nella fascia 50-59 anni e 27.934 nella fascia 60-69.