“Emozionato per il mio primo giorno da politico milanese? Ormai non mi emoziona più niente, se non una bella ragazza“. Vittorio Feltri ha fatto la sua prima apparizione in Consiglio comunale a Milano, precisando, in ogni caso, che “un’ora fa stavo meglio (cioè prima di arrivare a Palazzo Marino, ndr)”. A inizio ottobre, a ilFattoQuotidiano.it, aveva dichiarato che si sarebbe “rotto i coglioni”; e in effetti oggi ha confermato che “vediamo come va, resterò seduto un’ora, poi me ne vado”. Feltri, capolista di Fratelli d’Italia, è stato il candidato più votato del partito di Giorgia Meloni. Eppure al direttore di Libero sembra non interessare. Così come sembra non interessargli una – improbabile – elezione al Quirinale. Il centrodestra, a detta di Matteo Salvini, punterà compatto sullo stesso nome. E Feltri nel 2017 era proprio il candidato della Lega Nord. Ma, a suo dire, “sarebbe una follia. Non vado a rinchiudermi al Quirinale come un carcerato. Peraltro non si guadagna un cazzo, perciò non accetterei“.
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