Dopo anni di rumour, Diablo II risorge dalle sue ceneri riportando i giocatori indietro di venti anni senza tuttavia cambiare nulla di quello che lo ha reso famoso, ma aggiornandosi graficamente agli standard odierni, il modo migliore per tornare a combattere le schiere infernali ancora una volta; totalmente aggiornato sotto il punto grafico e con alcuni miglioramenti riguardo alla UI e alla UX Diablo 2 sembra proprio essere tornato per sedersi ancora una volta sul trono da Re di questo genere.
Dopo aver sconfitto Diablo nel primo capitolo il giocatore viene chiamato a ripetere ancora una volta l’opera di epurazione dal signore del male e dalle sue schiere demoniache, accompagnato questa volta da Mephisto e Baal, fino alla fine di un gioco che ha letteralmente segnato la storia degli Hack’ n slash.
Attualmente Resurrected permette di scegliere tra 7 classi dall’inizio del gioco, integrando fin da subito l’espansione Lord of Destruction; scelta la vostra classe verrete gettati nella mischia senza nessun tipo di preparazione, saranno le lande e sopratutto i dungeon che vi troverete ad affrontare che vi forgeranno, e starà solo all’abilità del giocatore nel creare il migliore rapporto tra oggetti, classe, abilità a garantire una strada più semplice.
Graficamente il lavoro di ristrutturazione di Diablo 2 è granitico tutto è stato migliorato senza intaccare minimamente i modelli classici del 2000, lo dimostra il fatto che volendo potrete giocare anche all’originale Diablo 2, ma il lavoro di pulizia è stato talmente maniacale che non sentirete la mancanza della versione originale; il gameplay solido e le musiche evocative faranno il resto, risucchiando il giocatore nella classica situazione da “ancora 5 minuti e stacco” che finisce inesorabilmente con le prime luci dell’alba, soprattutto se giocato online in quattro giocatori, perché se in single player Diablo 2 si dimostra ancora una volta essere un gioco solido e ben strutturato, è nel multiplayer che raggiunge la sua vera essenza.
Giocare l’intera campagna con dei compagni e ancora oggi una delle esperienze più appaganti a livello videoludico che si possa avere, complice anche l’ottimo bilanciamento eseguito ai tempi della sua nascita, Diablo 2: Resurrected raggiunge l’apice con un gruppo di giocatori affiatati al suo livello più difficile, ancora oggi finire il gioco in modalità inferno è un impresa che rimane impressa in qualsiasi giocatore che ami i Gdr di stampo classico.
Nonostante un comparto online minato da continui bug che sembra essersi assestato solo in questi giorni complice una patch risolutiva, Diablo II: Resurrected ha risvegliato il cuore di milioni di avventurieri pronti a combattere per porre fine all’avanzata di Diablo ancora una volta, ed è incredibile come un gioco che ha più di venti anni sulle spalle abbia dimostrato di essere ancora cosi solido e amato da una comunity che non ha mai davvero smesso di giocarlo, complici le numerose patch uscite negli anni per il gioco originale; un esempio di gamedesign che si vede raramente è nuovamente disponibile per chi lo aveva giocato e per chiunque voglia scoprirlo in questi giorni, è il ritorno di un mito, e vi consigliamo di provarlo assolutamente, ne rimarrete sicuramente affascinati.