Con un’edizione da record, con tanto di Medaglia del Presidente della Repubblica per i direttori artistici, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, il festival cinematografico Alice nella Città si prepara al suo ventesimo anno (il prossimo) forte di tanto talento e superstar.
Perché non solo Johnny Depp ha affollato le sale riservate alla sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni, ma lo ha fatto anche l’autorialità ricercata, con rappresentanti del calibro della francese Céline Sciamma – il cui magnifico Petite Maman, già nei cinema e da vedere assolutamente, ha vinto il premio principale dei lungometraggi – o della grande regista inglese Andrea Arnold (presentato ieri il suo Cow seguito da un incontro).
Tra loro fa capolino un altro cineasta e attore certamente figlio d’arte ma con molto da dire e dare di proprio. Si tratta di Louis Garrel che ha portato un piccolo grande film dal titolo La crociata (La croisade) scritto con il compianto Jean-Claude Carrière. Si tratta di una fiaba ecologista dall’estetica a metà strada tra la Nouvelle Vague (Louis è figlio di Philippe, uno degli interpreti del cine-movimento estetico/politico francese nato a fine anni ’50) e Stranger Things che vede protagonisti dei ragazzini impegnati a salvare il mondo dalla catastrofe ambientale. “Carrière aveva avuto l’idea prima che esplodesse il movimento fondato da Greta Thumberg e a me suonava falso che dei dodicenni si interessassero ai problemi climatici e ambientali. Poi ho avuto torto..”.
Interpretato dallo stesso Garrel e da Laetitia Casta (sua moglie nel film e nella vita) con il prodigioso attore bambino Joseph Engle nel ruolo del loro figlio, La crociata inizia con la scena shock in cui il ragazzino vende gli oggetti preziosi di famiglia (o quelli non più utilizzati da anni) per un misterioso progetto. Senza fare spoiler della storia, assai avvincente, il progetto è naturalmente legato al dramma ambientale e porta gli adulti su un viaggio di comprensione di qualcosa che fino ad allora avevano ignorato.
“Non mi dichiaro un militante” annuncia Garrel all’incontro odierno con la stampa. “Forse perché sono cresciuto nel buco ideologico che sta tra la vera militanza Sessantottina di mio padre e quella della generazione di mia figlia, che ha 13 anni, anche lei impegnatissima. Ma certamente comprendo perfettamente il senso e la giustezza di queste azioni, del resto davanti alle ingiustizie, l’essere umano senza azione entra in depressione”. “I ragazzi vedono nel disastro climatico-ambientale il loro concreto rischio di morte, quello che noi adulti, ad esempio, vediamo nel Covid ora. Ma i bambini, quelli anche piccoli, sono fortissimi, convincenti, non hanno paura di niente, anzi siamo noi adulti che dobbiamo temerli perché sono pronti a tutto…Io credo sarebbe utile avere in Europa un parlamento composto solo da ragazzi!”. Commedia fanta-politica a formato famigliare di indubbio valore e quasi “in diretta” per i fatti che realmente stanno accadendo, La crociata sarà prossimamente nelle sale grazie a Movies Inspired.