Secondo alcuni esperti vedere video di influencer con la sindrome di Tourette inciderebbe. Ma per molti medici i social e il fenomeno non sono correlati. Intanto TikTok ha annunciato che analizzerà la questione anche con la consulenza di esperti
Tic e contrazioni involontarie dei muscoli sempre più frequenti negli adolescenti. È l’allarme lanciato dal Wall Street Journal, in un articolo pubblicato qualche giorno fa sul noto giornale. E la causa, secondo gli esperti, potrebbe essere l’eccessiva esposizione ai video di influencer con la Sindrome di Tourette che presenta disturbi simili a quelli denunciati dai giovanissimi a partire dall’inizio del lockdown. A riportare la notizia, citando appunto l’articolo del Wall Street Journal, è il Messaggerro: dalle prime fasi della pandemia, specialmente dall’inizio del lockdown, sono stati diversi gli adolescenti, soprattutto ragazze, che si sono rivolti ai medici a causa di tic.
Un “contagio” che, secondo le analisi e le ricerche di studiosi e specialisti messe insieme dal Walla Street Journal, correrebbe “via social”, in particolare tramite TikTok, la piattaforma leader per contenuti video. Negli Stati Uniti, riporta il giornale americano, i centri pediatrici specializzati in disturbi del movimento e sindrome di Tourette hanno registrato un aumento esponenziale di casi, molti dei quali uniti proprio da alcuni video visti su TikTok. Solo al Cincinnati Children’s Hospital Medical Center sono stati contati in media dieci casi ogni mese, a partire da marzo 2020, mentre prima se ne contava solo uno al mese.
Il fenomeno non riguarda solo gli Usa. Ma anche altri Paesi, tra cui Regno Unito e Australia. Insomma, secondo gli specialisti l’aumento dei tic tra le adolescenti e la popolarità dei contenuti sulla sindrome di Tourette su Tik Tok, visualizzati da miliardi di persone, sono due fenomeni correlati. Ma non per tutti è così. Molti medici si dicono scettici e contestano questa sintesi. Intanto però TikTok ha risposto alle accuse del Wall Street Journal, sottolineando che “sicurezza e benessere” della comunità “sono la priorità” e annunciando quindi che la società sta studiando la questione, anche con la consulenza di esperti.
Anche in Italia il fenomeno esiste, come ha spiegato al Messaggero Chiara Illiano, psicologa. E anche in Italia la pandemia “ha portato” a un incremento “dei casi di disagio psicologico dei giovani”, compreso “l’aumento dei tic”. Le cause possono essere diverse. “Da un lato c’è stata l’emersione di molti casi: su TikTok, tanti hanno voluto condividere la propria esperienza con i tic e questo è un dato positivo – ha spiegato ancora – Dall’altro, molti ragazzi hanno dichiarato che i tic si sono manifestati dopo aver visto contenuti di tale tipo. Ci può essere stato quello che, nella psicologia sociale, è definito effetto contagio, sorta di contagio di massa determinato dall’identificazione con gli altri pari. E questo è un fenomeno sicuramente da indagare”.