Il discorso sul Quirinale è per ora solo rimandato, intanto Silvio Berlusconi dice no al voto anticipato, che sarebbe “irresponsabile“, e ribadisce che è lui il capo e la guida di Forza Italia. Rinfrancato dall’assoluzione a Siena, cambia perfino versione sui giudici: “I magistrati seri, onesti e competenti sono la maggioranza”. L’intervista di Berlusconi al Corriere della Sera è un appello a ricompattare il centrodestra e in primis anche il suo partito: “Il fatto che sia io a rappresentare Forza Italia mi pare non sia messo in discussione da nessuno”, afferma l’ex premier. L’obiettivo sullo sfondo però resta sempre il Colle. Berlusconi, usando altre parole, ribadisce quel “Draghi è meglio come premier” detto solo tre giorni fa a Bruxelles: non sarebbe responsabile interrompere il lavoro del governo che “sta portando l’Italia fuori dall’emergenza sanitaria ed economica”, spiega. Il non detto è tagliare fuori Mario Draghi dalla corsa al successore di Sergio Mattarella.
La certezza è che Berlusconi è tornato protagonista. Prima partecipando al vertice del Partito popolare europeo: “La calorosa accoglienza che ho trovato a Bruxelles – dice al Corriere – è una buona cosa per l’Italia”. Poi con l’assoluzione dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel filone senese del processo Ruby Ter: “Ora posso solo augurarmi che la sentenza di Siena sarà confermata negli altri processi aperti, che si basano sullo stesso assurdo teorema“, commenta il leader di Forza Italia. Che ora può dedicarsi a ricompattare il centrodestra: “Matteo Salvini fa legittimamente la sua parte”, dice l’ex premier. E “se Fratelli d’Italia non fosse un grande partito democratico non saremmo alleati con loro”. Riguardo a chi possa essere il nuovo federatore del centrodestra, Berlusconi non si sbilancia: “Giorgia Meloni e Salvini – rileva – hanno entrambi grandi capacità e un profilo fortemente caratterizzato”. Ma in ogni caso, ciò di cui “l’Italia ha bisogno” è “un centrodestra liberale, cristiano, europeista, garantista”.
Le divisioni riguardano il centrodestra e pure la sua Forza Italia, con lo scontento interno fatto emergere dai ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna. Berlusconi minimizza: “Si tratta di incomprensioni personali, che vanno ricomposte, non di conflitti sulla linea politica che – ripete più volte – è condivisa da tutti e non ha alternative”. Poi però arriva la critica: “Preferirei non leggere sui giornali notizie di polemiche che non ci rappresentano e che non credo interessino gli italiani”.
Berlusconi chiede al suo partito e ai suoi alleati equilibrio e serietà. E la mente va subito alla corsa al Colle. Berlusconi non nega ovviamente l’interesse: “Di Quirinale non intendo parlare né occuparmi fino a quando un presidente come Sergio Mattarella sarà nel pieno delle sue funzioni”, risponde al Corriere. Poi arriva la mossa per escludere Mario Draghi dalla rosa dei possibili nomi. Il voto anticipato nel caso Draghi salisse al Quirinale? “Sarebbe davvero irresponsabile pensare di interromperlo (il governo, ndr) prima del tempo per bloccare il Paese in una campagna elettorale“.