Tra un ciclo e riciclo la Marvel Cinematic Universe è giunta al suo 26° film, Eternals, la ghiotta occasione per una nuova saga, ovvero un nuovo inizio. Certo, si fa per dire, perché benché “nuovi”, i cine-supereroi di questo terzo millennio si assomigliano un po’ tutti. E non basta assoldare la regista premio Oscar e Leone d’oro per Nomadland Chloé Zhao, assemblare stelle hollywoodiane in inedito consesso, e rimarcare la fragilità degli eroi moderni per dare un segnale di svolta. Gente destinata all’etichetta della diversità, tutta difettosa, totalmente umorale: del resto i loro nomi e poteri richiamano gli dei quell’Olimpo cuore della mitologia occidentale, è sufficiente cambiare qualche lettera o iniziale ed eccoli i vari Atena, Icaro e co. sapientemente mescolati con i cugini indiani, persiani, estremorientali.
La sostanza di questo filmone da (infiniti) 2 ore 37 minuti è esattamente la stessa a cui il leggendario Studio di comics ci ha ormai abituati se non assuefatti: spettacolarità, buoni vs cattivi con elementi di ambiguità in entrambi, battaglie, storie d’amore, salti nello spazio e soprattutto nel tempo. Il tutto all’insegna del politicamente corretto, divenuto ormai un’ossessione, per dirla con la ragioni di Tim Burton, anche oggi presente (e ripremiato) nella Capitale.
Ma qualità a parte, il blockbuster che uscirà per Disney il prossimo 3 novembre, era il titolo perfetto per abbassare il sipario sulla 16ma Festa del cinema di Roma e la 19ma Alice nella Città, che insieme lo hanno messo in programma. A maggior ragione quando dopo la proiezione a salire sul palco è stato gran parte del cast principale (Angelina Jolie, Gemma Chan, i due ritrovati fratellastri de Il trono di spade Kit Harrington e Richard Madden) e la regista Chloé Zhao. Presi d’assalto da pubblico e fan come da copione, il gruppo di star si è detto fiero di partecipare a un’opera che metta al centro “la diversità come valore” (soprattutto la regista che su questo tema sta costruendo l’intera sua poetica cinematografica), ma anche le umanissime ferite da cui neppure gli dei sono privati.
A parlarne è soprattutto una elegantissima e sempre seducente Angelina Jolie il cui personaggio è fra tutti il più “danneggiato mentalmente”. “È significativo che si mettano in scena supereroi con profondi problemi, anche mentali. Puoi essere forte e potente ma dentro di te fragilissimo. Loro sono come noi” ha sottolineato l’attrice ribadendo anche che per lei le vere eroine del presente “sono tutte le donne che ho conosciuto in prima linea rischiando la loro vita, specie quelle che lavorano per i rifugiati, un ambito in cui sono coinvolta da anni”.
Outsider superdotati caratterizzati dall’immortalità, gli Eternals risultano “creati” dai Celestiali ed emergono alle origini dell’umanità, in una Mesopotamia di 5000 anni AC, in cui si trovano a combattere contro i Devianti. Scopo dei nostri è difendere gli umani dalla distruzione che deriverebbe dalla rinascita dei Celestiali stessi. Eterni come i vampiri, li vediamo saltare da un’epoca all’altra, dalla foresta amazzonica a un set di Bollywood, dal museo delle scienze naturali di Londra al deserto del South Dakota: tutto sembra muoversi tranne loro, che restano sempre uguali nella tormentata ricerca di una normalità che giammai verrà loro concessa. Del resto non si può avere tutto dalla vita, neppure in un film fantasy.