Il capo di stato maggiore della Difesa uscente, Enzo Vecciarelli, è indagato in un’inchiesta della procura di Roma secondo quanto riporta il quotidiano La Verità. “L’inchiesta – scrive il quotidiano – era diventata di pubblico dominio nel luglio del 2020 quando vennero applicate 31 misure cautelari. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile capitolina, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Antonio Clemente, svelavano un sistema di tangenti e corruzione negli appalti per le forniture a Esercito, Carabinieri, Aeronautica e Guardia di Finanza per un valore complessivo di 18,5 milioni di euro”.
Secondo quanto scrive il quotidiano nella richiesta di misure cautelari erano indicati i nomi di 49 persone indagate e di 15 ditte accusati a vario titolo di corruzione, frode nelle pubbliche forniture e turbativa d’asta. I pubblici ministeri hanno preparato la chiusura indagini dei vari filoni e ci sono anche richieste di archiviazione. Secondo la Verità un contributo alle indagini è stato dato dalle dichiarazioni di una imprenditrice arrestata. I pm e gli uomini della Polizia di Stato sono risaliti a due aziende che producono abbigliamento e che avrebbero regalato vestiti anche a Vecciarelli. L’accusa di corruzione sarebbe, quindi, legata ad abiti del valore di poche migliaia di euro forse persino inferiore. “Sono sereno perché ho sempre adempiuto al mio dovere, mettendomi a completa disposizione dell’Italia e degli italiani” ha detto all’Adnkronos l’alto ufficiale.