Age of Empires IV, il nuovo capitolo dello strategico di Microsoft offre un gameplay più moderno senza alienare gli appassionati
Lo strategico in tempo reale di Microsoft fa il suo ritorno con un nuovo ed atteso capitolo che riesce ad offrire un ottimo mix tra gioco e lezioni di storia. Sarà disponibile dal 28 ottobre su PC tramite Steam, Windows Store ed XBox Game Pass
Se si escludono i remake usciti nel corso degli ultimi anni, sono passati oltre 16 anni da quando gli appassionati hanno potuto mettere mano su un nuovo capitolo di Age of Empires, una delle serie di strategici più conosciuta al mondo. Dal 28 ottobre chi lo attendeva sarà accontentato con l’arrivo di Age of Empires IV, un titolo completamente nuovo che cerca proporre lo strategico storico di Microsoft in una chiave più moderna dal punto di vista del gameplay, ritornando al contempo al periodo storico che più ha reso celebre la serie: il Medioevo. Nel corso dell’ultima settimana Microsoft, in attesa del lancio ufficiale, ci ha dato la possibilità di provare il gioco e, senza voler anticipare troppo, ha tutte le carte per soddisfare le aspettative dei fan.
Uno dei pilastri dei vecchi capitoli di Age of Empires è sempre stato quello di raccontare la storia attraverso le campagne, e da ciò non è escluso nemmeno il nuovo capitolo: Age of Empires IV espande il concetto integrando delle video ricostruzioni dei principali campi di battaglia, filmati come si presentano oggi, mediante computer grafica o comparse in armatura dell’epoca. Al lancio saranno presenti 4 campagne che seguiranno altrettanti popoli e filoni storici: i Normanni, dal loro arrivo in Inghilterra ai contrasti con i re di Francia, i Francesi, durante la guerra dei Cent’anni, i Mongoli, nella loro storica conquista dell’occidente, ed i Rusiani, dal sacco di Mosca da parte dell’orda mongola alla nascita dell’impero.
La prima campagna, quella dei Normanni, funge un po’ da tutorial delle meccaniche di gioco, introducendo il giocatore nelle prime missioni alla gestione delle unità militari, incluse funzionalità più avanzate come i gruppi, ed alle basi dell’economia; partenza sicuramente un po’ “lenta” per chi già conosce il genere, o comunque ha giocato ad uno dei titoli passati, ma utile anche per capire quello che c’è di diverso rispetto ai capitoli passati. Nulla però vieta al giocatore di immergersi fin da subito in una delle altre campagne e, personalmente, dopo aver svolto alcune missioni della campagna normanna ho optato per immergermi nella campagna dei rusiani, spinto soprattutto dalla curiosità di scoprire una parte di storia di cui conoscevo poco o nulla.
Le missioni delle campagne alternano a quelle più tradizionali, dove l’obiettivo è riducibile in saccheggia/distruggi il nemico, a missioni più particolari, in cui dovrete ad esempio organizzarvi per difendere la vostra città, o, come nella battaglia di Kulikovo, resistere sul campo alle ondate nemiche collaborando con alleati gestiti all’AI, potendo contare su unità fresche solo tramite gruppi di rinforzi periodici, non avendo a disposizione una propria economia. Nelle missioni delle campagne avremo a disposizione delle unità speciali, che rappresentano il leader (re, principi, etc) od il condottiero protagonista della battaglia, dotate di un’abilità (con cooldown di qualche minuto) che usata sapientemente può cambiare il volgere della partita: non tutti i comandanti hanno la stessa skill, nemmeno all’interno della stessa campagna, ad esempio durante la campagna rusiana il Gran Principe di Mosca Demetrio può ripristinare la salute delle truppe che lo circondano, rendendo la sua presenza in battaglia importante, mentre il suo discendente Ivan III può accelerare per 15 secondi (di tanto) le code di produzione e ricerca delle costruzioni che gli sono vicine, quindi l’ideale è averlo tra le mura.
I trabucchi non potevano mancare!
Se le basi del gioco sono più o meno uguali per tutte le civiltà, e simili a quanto già visto nei precedenti capitoli, ognuna delle 8 disponibili al lancio – inglesi, francesi, cinesi, mongoli, rusiani, sacro romano impero, sultanato di Delhi, dinastia abbaside- presenta delle particolarità che le caratterizza rispetto alle altre, sia sul versante economico che militare (come unità speciali), senza andare troppo nel dettaglio: gli inglesi avranno tra i loro perk un bonus di produttività dalle fattorie costruite nei dintorni del mulino, oltre ad un costo in legname inferiore, mentre i rusiani possono costruire i capanni di caccia che forniscono oro in base alla quantità di alberi vicini (quindi attenti ai taglialegna) e guadagnano oro come “taglia” per aver ucciso un animale selvatico; volendo fare un altro esempio, molto familiare per chi ha giocato ad Age of Empires II, i mongoli possono spostare le loro costruzioni trasformandole in carretti, e non hanno bisogno di case – sono nomadi dopotutto!-.
Graficamente Age of Empires IV da un ottimo colpo d’occhio, da una parte grazie alle mappe ed agli elementi su di esse contenuti (alberi, erba, fiumi, strade, etc) con il loro effetto “dipinto animato”, dall’altra grazie alla grafica tridimensionale e le animazioni di unità e costruzioni, nel complesso riuscendo, a nostro parere, sia a far contenti i nostalgici degli Age of Empires del passato che offrire qualcosa di fresco e più moderno. I suoni e le musiche di contorno offrono un ottimo contorno alle epiche battaglie in cui il giocatore viene immerso, e la narrazione degli eventi storici durante la campagna, sia prima che durante le partite, è ben fatta.
Sul versante del gameplayAge of Empires IV riesce a cambiare, aggiungendo varie interessanti chicche, senza però diventare alieno per gli appassionati della saga, ricordando in vari aspetti -complice il periodo storico scelto- Age of Empires II. Tra le novità che più abbiamo apprezzato – cercando di non rovinare il piacere della scoperta a chi giocherà il titolo – troviamo sicuramente il ruolo più attivo degli esploratori, non più solo “carne da macello” da mandare in giro, ma utilizzabili per cacciare e riportare alla base gli animali selvatici, e quelle riguardanti le mura, non più semplice “divisorio” ad alta resistenza, ma con la possibilità di stazionare truppe lungo la ronda (e colpire dall’alto i nemici che le stanno assediando); se invece ci si trova dal lato dell’assediante, arieti e torri mobili saranno costruibili direttamente sul campo -una volta sbloccate- dalle unità di fanterie.
Altra novità, che può cambiare leggermente la propria esperienza in partita, è quella legata all’avanzamento di Età: il passaggio dall’Alto Medioevo, all’Età Feudale, dei Castelli e all’Età Imperiale non sarà più una semplice “ricerca” da effettuare sul centro città -bloccando la possibilità di creare nuovi abitanti se è l’unica struttura del tipo- ma andrà costruito un “luogo storico”, una particolare costruzione che darà bonus in campo economico, religioso o militare, scegliendo tra le due disponibili per l’avanzamento della civiltà che si sta usando.
Pescando tra le meccaniche dei titoli più moderni, man mano si completano varie imprese, che siano missioni della campagna, o particolari obiettivi in partita con civiltà, si guadagneranno punti esperienza e si avrà accesso a vari contenuti sbloccabili, che includono contenuti audio visivi ed approfondimenti storici su vari personaggi ed eventi legati al periodo affrontato dal gioco, cornici per il proprio avatar e decorazioni e motivi per il proprio stendardo. Direttamente dalle remastered dei precedenti capitoli arrivano invece le missioni dell’Arte della Guerra, particolari partite in cui sarà richiesto di completare un dato obiettivo (economico o militare) nel minor tempo possibile.
Per i nuovi giocatori, che magari non hanno già giocato in passato ad uno strategico in tempo reale, o magari sono un po’ arrugginiti, Age of Empires IV offre un vero proprio tutorial di base, che permette di muovere i primi passi di gioco, che si aggiunge alla già citata campagna dei Normanni.
Abbiamo scelto di non approfondire al momento il multiplayer, in attesa che il titolo sia disponibile ad una platea più ampia con cui poter organizzare partite. Quello che possiamo già dirvi è che l’interfaccia di gioco, migliorata e resa più accessibile rispetto al passato, cambia leggermente tra campagna e multiplayer, scelta che il team di gioco ha effettuato per poter bilanciare ed introdurre eventuali modifiche per il gioco online senza che le modifiche abbiano effetto sull’esperienza che è stata progettata per la campagna.
Come anticipato in apertura, Age of Empires IV sarà disponibile ai giocatori, solo su PC, a partire dal 28 Ottobre, e sarà acquistabile e giocabile sia da Steam, il marketplace di Valve, che dallo store ufficiale di Microsoft, con un prezzo di lancio di 59,99€; come da tradizione dell’azienda di Redmond, il gioco sarà disponibile anche per gli abbonati ad Xbox Game Pass per PC ed Xbox Game Pass Ultimate.
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ansia e depressione, nei pazienti con cancro, peggiorano la risposta alle cure e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio (Stress Lung) pubblicato su 'Nature Medicine' e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A 2 anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare, ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all'oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce 'In buona salute', la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu), presentata ieri a Milano, in un incontro con la stampa. Si tratta di un luogo sicuro, accessibile e altamente professionale - riporta una nota - dove pazienti, caregiver e operatori sanitari possono ricevere un aiuto qualificato, senza limiti di tempo o spazio.
"Si stima che più del 50% dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull'adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza - spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifico di 'In buona salute', direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università degli Studi di Milano - Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. E' infatti disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. E' consigliato un ciclo di 10 sedute online di 50 minuti.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici - continua Pravettoni - Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".
Nel 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Grazie ai programmi di screening e ai progressi nelle terapie, aumenta il numero di persone che vivono dopo la diagnosi: nel 2024 erano circa 3,7 milioni. "La cura a 360 gradi di questi cittadini deve implicare una maggiore attenzione alle conseguenze psicologiche della malattia - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs Ospedale policlinico San Martino, Università di Genova - Il distress emozionale nelle persone colpite dal cancro è una condizione frequente, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza. I pazienti oncologici con sintomi depressivi mostrano, inoltre, una minor aderenza ai protocolli terapeutici. Uno studio retrospettivo ha indagato il grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma della mammella: tra le pazienti con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi alla chemioterapia. L'associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può essere dovuta non solo alla mancata aderenza terapeutica, ma anche alla risposta allo stress cronico e ai meccanismi immunitari implicati".
Per garantire "servizi adeguati di psiconcologia - prosegue Del Mastro - serve non solo un potenziamento delle risorse, ma anche riconoscere il ruolo dello psiconcologo all'interno del team multidisciplinare. Inoltre, i pazienti devono essere informati di più e meglio sull'opportunità di beneficiare di questi servizi. Ad esempio, la norma che ha istituito in Italia le Breast unit ha stabilito che, all'interno dei team multidisciplinari, siano inclusi gli psiconcologi, ma troppo spesso nei centri di senologia mancano professionisti strutturati, sostituiti da figure che lavorano con contratti precari. Ecco perché sono importanti progetti come 'In buona salute', che possono rispondere alle esigenze di supporto emotivo dei pazienti. Va considerata anche la facilità di accesso al servizio online, perché non è necessario spostarsi per accedere alle strutture, vantaggio importante soprattutto quando si tratta di pazienti fragili in trattamento".
Aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia: "Già dalla diagnosi la donna si trova a affrontare una serie di problematiche che afferiscono all'ambito psicologico. Stress, disturbi d'ansia, depressione, immagine corporea alterata, difficoltà nella sfera emotiva, familiare e di coppia, sono le più comuni di un elenco purtroppo molto lungo. Grazie anche all'aiuto dello psiconcologo, è possibile per la paziente sviluppare una capacità di adattamento e di autogestione di fronte alla malattia, arrivare cioè a quello stato di resilienza necessario a superare le difficoltà nel percorso di cura. Lo psiconcologo dovrebbe essere presente, insieme all'oncologo medico, fin dall'inizio, ad ogni colloquio, anche se siamo ben consapevoli della carenza di personale dedicato e della precarietà degli incarichi".
"Mentre ci impegniamo con forza affinché questi limiti vengano superati e si rispettino le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit, accogliamo con favore la disponibilità di una piattaforma online con figure specializzate - conclude - a cui pazienti e familiari possano rivolgersi con la certezza di trovare un supporto qualificato".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono vicino all’amico Mario Occhiuto con tutti i senatori di Forza Italia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio". Lo scrive sul suo profilo X il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri per la morte di Francesco Occhiuto, figlio 30enne del senatore ed ex sindaco di Cosenza.
"Gli siamo vicini nella preghiera e con la fraterna amicizia, che gli testimoniamo per essergli accanto in un momento drammatico per lui e per la sua famiglia. Che abbracciamo tutta, con un pensiero a Roberto", conclude.
Mosca, 22 feb. (Adnkronos) - Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo.
Reggio Emilia, 22 feb. - (Adnkronos) - Residui di amianto e carni in stato di decomposizione. E' cresciuta la preoccupazione dei cittadini di Reggio Emilia nei dieci giorni trascorsi dalla mattina dell’11 febbraio, quando si sono svegliati osservando una nube di fumo in cielo causata dall’incendio dello stabilimento della multinazionale Inalca, tra i leader internazionali per la lavorazione di carni fresche.
Nelle ultime ore, in seguito al parziale dissequestro dell’area, il sindaco reggiano Marco Massari ha quindi emanato un’ordinanza di bonificaper la presenza di residui di amianto e carni in stato di decomposizione negli spazi dove si era sviluppato l’incendio (VIDEO).
L’ordinanza si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità ed Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, da cui emerge che “l’area scoperta dell’impianto identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte ad impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto”.
Inoltre, dallo stesso referto emerge che diversi alimenti di varia origine - tra cui consistenti quantità di provenienza animale, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, anch’esso parzialmente coinvolto nell'incendio - stanno subendo un “normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi”.
Gaza City, 22 feb. (Adnkronos) - Ha doppia cittadinanza israeliano e austriaca Tal Shoham, rapito insieme alla sua famiglia il 7 ottobre del 2023 dal kibbutz Be'eri. Era invece tenuto in prigionia da 11 anni Avera Mengistu, ebreo di origini etiopi entrato per errore nella Striscia di Gaza nel 2014. Sono loro i primi ostaggi rilasciati oggi da Hamas a Rafah, dopo essere fatti salire sul palco allestito davanti alla folla con le stesse modalità adottate in precedenza.
Il primo a salire sul palco è stato Tal Shoham, 39 anni, rapito dalla sua casa insieme ad altri otto membri della sua famiglia Tra questi c'erano Shoshan Haran, 67 anni, Avshalom Haran, 66 anni, Lilach Lea Kipnis, 60 anni, Adi Shoham, 38 anni, Naveh Shoham, 8 anni, Yahel Gani Shoham, 3 anni, Sharon Avigdori, 52 anni e Noam Avigdori, 12 anni. Il 7 ottobre Shoham era in visita a Be'eri per la festività di Simchat Torah con la moglie e i figli perché sua moglie era cresciuta lì. Anche la moglie e i figli di Shoham sono stati presi in ostaggio da Hamas e tenuti insieme, ma separati da Tal. Sua moglie Adi e i figli Naveh e Yahel, ora di 9 e 4 anni, sono stati rilasciati nel primo accordo di sequestro il 25 novembre 2023, dopo 50 giorni.
Il secondo a essere rilasciato oggi da Hamas è stato Mengistu, un ebreo israeliano di origine etiope che secondo i medici soffriva di una malattia psichiatrica quando attraversò il confine con la Striscia di Gaza il 7 settembre 2014. Nato in Etiopia, emigrato in Israele all'età di cinque anni con la sua famiglia come parte dell'Operazione Salomone. E' cresciuto ad Ashkelon con i suoi otto fratelli e sorelle. Dopo che suo fratello maggiore, Michael, ha sofferto di anoressia ed è morto all'età di 29 anni, il suo stato mentale è peggiorato e ha iniziato a condurre lunghe marce da solo in tutto Israele.
L'uomo, ora 38enne, aveva 28 anni quando è entrato nella parte settentrionale della Striscia di Gaza dopo aver litigato con la madre, secondo Human Rights Watch. Hamas sostiene che sia un soldato, un'affermazione contestata sia da Human Rights Watch sia dalla sua famiglia. Nel gennaio 2023 Hamas diffuse un video in cui chiedeva a Israele di negoziare la sua liberazione.
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - Gli ostaggi israeliani Tal Shoham e Abera Mengistu sfilano sul palco a Rafah davanti ad Hamas prima della loro liberazione dalla prigionia. Un rappresentante della Croce Rossa Internazionale sta firmando i documenti per il loro rilascio.
Tel Aviv, 22 feb. (Adnkronos) - Israele ha pubblicato l'elenco dei 602 prigionieri palestinesi che intende liberare oggi dopo la restituzione degli ostaggi da parte di Hamas. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.
Tecnologia
Age of Empires IV, il nuovo capitolo dello strategico di Microsoft offre un gameplay più moderno senza alienare gli appassionati
Lo strategico in tempo reale di Microsoft fa il suo ritorno con un nuovo ed atteso capitolo che riesce ad offrire un ottimo mix tra gioco e lezioni di storia. Sarà disponibile dal 28 ottobre su PC tramite Steam, Windows Store ed XBox Game Pass
Se si escludono i remake usciti nel corso degli ultimi anni, sono passati oltre 16 anni da quando gli appassionati hanno potuto mettere mano su un nuovo capitolo di Age of Empires, una delle serie di strategici più conosciuta al mondo. Dal 28 ottobre chi lo attendeva sarà accontentato con l’arrivo di Age of Empires IV, un titolo completamente nuovo che cerca proporre lo strategico storico di Microsoft in una chiave più moderna dal punto di vista del gameplay, ritornando al contempo al periodo storico che più ha reso celebre la serie: il Medioevo. Nel corso dell’ultima settimana Microsoft, in attesa del lancio ufficiale, ci ha dato la possibilità di provare il gioco e, senza voler anticipare troppo, ha tutte le carte per soddisfare le aspettative dei fan.
Uno dei pilastri dei vecchi capitoli di Age of Empires è sempre stato quello di raccontare la storia attraverso le campagne, e da ciò non è escluso nemmeno il nuovo capitolo: Age of Empires IV espande il concetto integrando delle video ricostruzioni dei principali campi di battaglia, filmati come si presentano oggi, mediante computer grafica o comparse in armatura dell’epoca. Al lancio saranno presenti 4 campagne che seguiranno altrettanti popoli e filoni storici: i Normanni, dal loro arrivo in Inghilterra ai contrasti con i re di Francia, i Francesi, durante la guerra dei Cent’anni, i Mongoli, nella loro storica conquista dell’occidente, ed i Rusiani, dal sacco di Mosca da parte dell’orda mongola alla nascita dell’impero.
La prima campagna, quella dei Normanni, funge un po’ da tutorial delle meccaniche di gioco, introducendo il giocatore nelle prime missioni alla gestione delle unità militari, incluse funzionalità più avanzate come i gruppi, ed alle basi dell’economia; partenza sicuramente un po’ “lenta” per chi già conosce il genere, o comunque ha giocato ad uno dei titoli passati, ma utile anche per capire quello che c’è di diverso rispetto ai capitoli passati. Nulla però vieta al giocatore di immergersi fin da subito in una delle altre campagne e, personalmente, dopo aver svolto alcune missioni della campagna normanna ho optato per immergermi nella campagna dei rusiani, spinto soprattutto dalla curiosità di scoprire una parte di storia di cui conoscevo poco o nulla.
Le missioni delle campagne alternano a quelle più tradizionali, dove l’obiettivo è riducibile in saccheggia/distruggi il nemico, a missioni più particolari, in cui dovrete ad esempio organizzarvi per difendere la vostra città, o, come nella battaglia di Kulikovo, resistere sul campo alle ondate nemiche collaborando con alleati gestiti all’AI, potendo contare su unità fresche solo tramite gruppi di rinforzi periodici, non avendo a disposizione una propria economia. Nelle missioni delle campagne avremo a disposizione delle unità speciali, che rappresentano il leader (re, principi, etc) od il condottiero protagonista della battaglia, dotate di un’abilità (con cooldown di qualche minuto) che usata sapientemente può cambiare il volgere della partita: non tutti i comandanti hanno la stessa skill, nemmeno all’interno della stessa campagna, ad esempio durante la campagna rusiana il Gran Principe di Mosca Demetrio può ripristinare la salute delle truppe che lo circondano, rendendo la sua presenza in battaglia importante, mentre il suo discendente Ivan III può accelerare per 15 secondi (di tanto) le code di produzione e ricerca delle costruzioni che gli sono vicine, quindi l’ideale è averlo tra le mura.
Se le basi del gioco sono più o meno uguali per tutte le civiltà, e simili a quanto già visto nei precedenti capitoli, ognuna delle 8 disponibili al lancio – inglesi, francesi, cinesi, mongoli, rusiani, sacro romano impero, sultanato di Delhi, dinastia abbaside- presenta delle particolarità che le caratterizza rispetto alle altre, sia sul versante economico che militare (come unità speciali), senza andare troppo nel dettaglio: gli inglesi avranno tra i loro perk un bonus di produttività dalle fattorie costruite nei dintorni del mulino, oltre ad un costo in legname inferiore, mentre i rusiani possono costruire i capanni di caccia che forniscono oro in base alla quantità di alberi vicini (quindi attenti ai taglialegna) e guadagnano oro come “taglia” per aver ucciso un animale selvatico; volendo fare un altro esempio, molto familiare per chi ha giocato ad Age of Empires II, i mongoli possono spostare le loro costruzioni trasformandole in carretti, e non hanno bisogno di case – sono nomadi dopotutto!-.
Graficamente Age of Empires IV da un ottimo colpo d’occhio, da una parte grazie alle mappe ed agli elementi su di esse contenuti (alberi, erba, fiumi, strade, etc) con il loro effetto “dipinto animato”, dall’altra grazie alla grafica tridimensionale e le animazioni di unità e costruzioni, nel complesso riuscendo, a nostro parere, sia a far contenti i nostalgici degli Age of Empires del passato che offrire qualcosa di fresco e più moderno. I suoni e le musiche di contorno offrono un ottimo contorno alle epiche battaglie in cui il giocatore viene immerso, e la narrazione degli eventi storici durante la campagna, sia prima che durante le partite, è ben fatta.
Sul versante del gameplay Age of Empires IV riesce a cambiare, aggiungendo varie interessanti chicche, senza però diventare alieno per gli appassionati della saga, ricordando in vari aspetti -complice il periodo storico scelto- Age of Empires II. Tra le novità che più abbiamo apprezzato – cercando di non rovinare il piacere della scoperta a chi giocherà il titolo – troviamo sicuramente il ruolo più attivo degli esploratori, non più solo “carne da macello” da mandare in giro, ma utilizzabili per cacciare e riportare alla base gli animali selvatici, e quelle riguardanti le mura, non più semplice “divisorio” ad alta resistenza, ma con la possibilità di stazionare truppe lungo la ronda (e colpire dall’alto i nemici che le stanno assediando); se invece ci si trova dal lato dell’assediante, arieti e torri mobili saranno costruibili direttamente sul campo -una volta sbloccate- dalle unità di fanterie.
Pescando tra le meccaniche dei titoli più moderni, man mano si completano varie imprese, che siano missioni della campagna, o particolari obiettivi in partita con civiltà, si guadagneranno punti esperienza e si avrà accesso a vari contenuti sbloccabili, che includono contenuti audio visivi ed approfondimenti storici su vari personaggi ed eventi legati al periodo affrontato dal gioco, cornici per il proprio avatar e decorazioni e motivi per il proprio stendardo. Direttamente dalle remastered dei precedenti capitoli arrivano invece le missioni dell’Arte della Guerra, particolari partite in cui sarà richiesto di completare un dato obiettivo (economico o militare) nel minor tempo possibile.
Per i nuovi giocatori, che magari non hanno già giocato in passato ad uno strategico in tempo reale, o magari sono un po’ arrugginiti, Age of Empires IV offre un vero proprio tutorial di base, che permette di muovere i primi passi di gioco, che si aggiunge alla già citata campagna dei Normanni.
Abbiamo scelto di non approfondire al momento il multiplayer, in attesa che il titolo sia disponibile ad una platea più ampia con cui poter organizzare partite. Quello che possiamo già dirvi è che l’interfaccia di gioco, migliorata e resa più accessibile rispetto al passato, cambia leggermente tra campagna e multiplayer, scelta che il team di gioco ha effettuato per poter bilanciare ed introdurre eventuali modifiche per il gioco online senza che le modifiche abbiano effetto sull’esperienza che è stata progettata per la campagna.
Come anticipato in apertura, Age of Empires IV sarà disponibile ai giocatori, solo su PC, a partire dal 28 Ottobre, e sarà acquistabile e giocabile sia da Steam, il marketplace di Valve, che dallo store ufficiale di Microsoft, con un prezzo di lancio di 59,99€; come da tradizione dell’azienda di Redmond, il gioco sarà disponibile anche per gli abbonati ad Xbox Game Pass per PC ed Xbox Game Pass Ultimate.
Articolo Precedente
Far Cry 6: l’ultima fatica di Ubisoft cerca di rivoluzionarsi rispetto ai predecessori senza snaturare ciò che ha reso celebre la saga
Articolo Successivo
Marvel’s Guardians of Galaxy – Carattere da vendere nel nuovo gioco di Eidos ambientato nell’universo dei fumetti Marvel
I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
“Vendo io le borse Hermès false a Santanchè”. Perché ora la ministra del Turismo rischia
Mondo
Germania al voto tra industria in crisi e lo spettro Afd. Per il nuovo leader Merz il governo sarà un rebus. “Non farà di Trump il suo avversario” | L’intervista
Cronaca
Autovelox, la stessa sezione della Cassazione ora cambia idea: ma sull’omologazione crea altro caos. Intanto il Mit annuncia un decreto
Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) - Ansia e depressione, nei pazienti con cancro, peggiorano la risposta alle cure e riducono la sopravvivenza. Lo evidenziano i risultati di uno studio (Stress Lung) pubblicato su 'Nature Medicine' e condotto su 227 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in stadio avanzato e trattati in prima linea con farmaci immunoterapici. A 2 anni, solo il 46% dei pazienti con distress emozionale, in particolare ansia e depressione, era vivo rispetto al 65% delle persone colpite dal carcinoma polmonare, ma senza segni di disagio psicologico. In Italia lo psicologo dedicato all'oncologia è presente, sulla carta, in circa la metà dei centri, in realtà solo il 20% delle strutture dispone di professionisti formati per affrontare il disagio mentale determinato dal cancro. Per contribuire a colmare questa lacuna nasce 'In buona salute', la prima piattaforma online di psiconcologia in Italia (inbuonasalute.eu), presentata ieri a Milano, in un incontro con la stampa. Si tratta di un luogo sicuro, accessibile e altamente professionale - riporta una nota - dove pazienti, caregiver e operatori sanitari possono ricevere un aiuto qualificato, senza limiti di tempo o spazio.
"Si stima che più del 50% dei pazienti oncologici sviluppi livelli significativi di distress emozionale che hanno un impatto negativo sulla qualità di vita, sull'adesione ai trattamenti e, quindi, sulla sopravvivenza - spiega Gabriella Pravettoni, responsabile scientifico di 'In buona salute', direttrice della divisione di Psiconcologia dell'Istituto europeo di oncologia e professoressa di Psicologia delle decisioni all'Università degli Studi di Milano - Il sostegno psiconcologico è fondamentale prima, durante e dopo le cure. Sono contenta che ci siano iniziative di questo genere dove si possa offrire un supporto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, attraverso un percorso di cura psicologica mirato e focalizzato al miglioramento del benessere mentale durante ogni fase della malattia".
Dopo aver completato un questionario online, la piattaforma suggerisce lo specialista più in linea con le necessità di ogni persona. E' infatti disponibile un team di psiconcologi certificati, impegnati a fornire un aiuto prezioso a pazienti, caregiver e operatori sanitari. Nella piattaforma è possibile trovare risorse, supporto emotivo e informazioni affidabili. E' consigliato un ciclo di 10 sedute online di 50 minuti.
"Troppo spesso i risvolti psicologici di una diagnosi di cancro sono lasciati in seconda linea, rispetto ai bisogni strettamente clinici - continua Pravettoni - Vanno considerate le difficoltà dei medici a discutere di questi argomenti durante la visita, anche per mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a confidarli, talvolta per lo stigma ancora associato ai problemi legati alla salute mentale. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, non è facile gestirli nella pratica clinica. Non esiste, infatti, un modello di valutazione e intervento adatto a tutte le circostanze. Anche il supporto psiconcologico deve adeguarsi e rispondere ai bisogni dei pazienti, adottando tutti gli strumenti utili, incluse le sedute online".
Nel 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 390.100 nuovi casi di tumore. Grazie ai programmi di screening e ai progressi nelle terapie, aumenta il numero di persone che vivono dopo la diagnosi: nel 2024 erano circa 3,7 milioni. "La cura a 360 gradi di questi cittadini deve implicare una maggiore attenzione alle conseguenze psicologiche della malattia - afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs Ospedale policlinico San Martino, Università di Genova - Il distress emozionale nelle persone colpite dal cancro è una condizione frequente, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza. I pazienti oncologici con sintomi depressivi mostrano, inoltre, una minor aderenza ai protocolli terapeutici. Uno studio retrospettivo ha indagato il grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma della mammella: tra le pazienti con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi alla chemioterapia. L'associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può essere dovuta non solo alla mancata aderenza terapeutica, ma anche alla risposta allo stress cronico e ai meccanismi immunitari implicati".
Per garantire "servizi adeguati di psiconcologia - prosegue Del Mastro - serve non solo un potenziamento delle risorse, ma anche riconoscere il ruolo dello psiconcologo all'interno del team multidisciplinare. Inoltre, i pazienti devono essere informati di più e meglio sull'opportunità di beneficiare di questi servizi. Ad esempio, la norma che ha istituito in Italia le Breast unit ha stabilito che, all'interno dei team multidisciplinari, siano inclusi gli psiconcologi, ma troppo spesso nei centri di senologia mancano professionisti strutturati, sostituiti da figure che lavorano con contratti precari. Ecco perché sono importanti progetti come 'In buona salute', che possono rispondere alle esigenze di supporto emotivo dei pazienti. Va considerata anche la facilità di accesso al servizio online, perché non è necessario spostarsi per accedere alle strutture, vantaggio importante soprattutto quando si tratta di pazienti fragili in trattamento".
Aggiunge Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia: "Già dalla diagnosi la donna si trova a affrontare una serie di problematiche che afferiscono all'ambito psicologico. Stress, disturbi d'ansia, depressione, immagine corporea alterata, difficoltà nella sfera emotiva, familiare e di coppia, sono le più comuni di un elenco purtroppo molto lungo. Grazie anche all'aiuto dello psiconcologo, è possibile per la paziente sviluppare una capacità di adattamento e di autogestione di fronte alla malattia, arrivare cioè a quello stato di resilienza necessario a superare le difficoltà nel percorso di cura. Lo psiconcologo dovrebbe essere presente, insieme all'oncologo medico, fin dall'inizio, ad ogni colloquio, anche se siamo ben consapevoli della carenza di personale dedicato e della precarietà degli incarichi".
"Mentre ci impegniamo con forza affinché questi limiti vengano superati e si rispettino le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit, accogliamo con favore la disponibilità di una piattaforma online con figure specializzate - conclude - a cui pazienti e familiari possano rivolgersi con la certezza di trovare un supporto qualificato".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono vicino all’amico Mario Occhiuto con tutti i senatori di Forza Italia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa del figlio". Lo scrive sul suo profilo X il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri per la morte di Francesco Occhiuto, figlio 30enne del senatore ed ex sindaco di Cosenza.
"Gli siamo vicini nella preghiera e con la fraterna amicizia, che gli testimoniamo per essergli accanto in un momento drammatico per lui e per la sua famiglia. Che abbracciamo tutta, con un pensiero a Roberto", conclude.
Mosca, 22 feb. (Adnkronos) - Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l'incontro avrà luogo in un paese terzo.
Reggio Emilia, 22 feb. - (Adnkronos) - Residui di amianto e carni in stato di decomposizione. E' cresciuta la preoccupazione dei cittadini di Reggio Emilia nei dieci giorni trascorsi dalla mattina dell’11 febbraio, quando si sono svegliati osservando una nube di fumo in cielo causata dall’incendio dello stabilimento della multinazionale Inalca, tra i leader internazionali per la lavorazione di carni fresche.
Nelle ultime ore, in seguito al parziale dissequestro dell’area, il sindaco reggiano Marco Massari ha quindi emanato un’ordinanza di bonificaper la presenza di residui di amianto e carni in stato di decomposizione negli spazi dove si era sviluppato l’incendio (VIDEO).
L’ordinanza si fonda sul referto del Dipartimento di Sanità ed Igiene pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, da cui emerge che “l’area scoperta dell’impianto identificata come area cortiliva, contenuta nel perimetro esterno del complesso e non sottoposta a sequestro giudiziario, risulta interessata da frammenti di cemento amianto ed è necessario adottare misure precauzionali atte ad impedire la dispersione di fibre attraverso la raccolta ad umido o con aspiratori a filtro assoluto”.
Inoltre, dallo stesso referto emerge che diversi alimenti di varia origine - tra cui consistenti quantità di provenienza animale, stoccati nel magazzino della ditta Quanta Stock&Go, anch’esso parzialmente coinvolto nell'incendio - stanno subendo un “normale processo di putrefazione che determina la necessità di provvedere con urgenza alla rimozione e smaltimento degli stessi”.
Gaza City, 22 feb. (Adnkronos) - Ha doppia cittadinanza israeliano e austriaca Tal Shoham, rapito insieme alla sua famiglia il 7 ottobre del 2023 dal kibbutz Be'eri. Era invece tenuto in prigionia da 11 anni Avera Mengistu, ebreo di origini etiopi entrato per errore nella Striscia di Gaza nel 2014. Sono loro i primi ostaggi rilasciati oggi da Hamas a Rafah, dopo essere fatti salire sul palco allestito davanti alla folla con le stesse modalità adottate in precedenza.
Il primo a salire sul palco è stato Tal Shoham, 39 anni, rapito dalla sua casa insieme ad altri otto membri della sua famiglia Tra questi c'erano Shoshan Haran, 67 anni, Avshalom Haran, 66 anni, Lilach Lea Kipnis, 60 anni, Adi Shoham, 38 anni, Naveh Shoham, 8 anni, Yahel Gani Shoham, 3 anni, Sharon Avigdori, 52 anni e Noam Avigdori, 12 anni. Il 7 ottobre Shoham era in visita a Be'eri per la festività di Simchat Torah con la moglie e i figli perché sua moglie era cresciuta lì. Anche la moglie e i figli di Shoham sono stati presi in ostaggio da Hamas e tenuti insieme, ma separati da Tal. Sua moglie Adi e i figli Naveh e Yahel, ora di 9 e 4 anni, sono stati rilasciati nel primo accordo di sequestro il 25 novembre 2023, dopo 50 giorni.
Il secondo a essere rilasciato oggi da Hamas è stato Mengistu, un ebreo israeliano di origine etiope che secondo i medici soffriva di una malattia psichiatrica quando attraversò il confine con la Striscia di Gaza il 7 settembre 2014. Nato in Etiopia, emigrato in Israele all'età di cinque anni con la sua famiglia come parte dell'Operazione Salomone. E' cresciuto ad Ashkelon con i suoi otto fratelli e sorelle. Dopo che suo fratello maggiore, Michael, ha sofferto di anoressia ed è morto all'età di 29 anni, il suo stato mentale è peggiorato e ha iniziato a condurre lunghe marce da solo in tutto Israele.
L'uomo, ora 38enne, aveva 28 anni quando è entrato nella parte settentrionale della Striscia di Gaza dopo aver litigato con la madre, secondo Human Rights Watch. Hamas sostiene che sia un soldato, un'affermazione contestata sia da Human Rights Watch sia dalla sua famiglia. Nel gennaio 2023 Hamas diffuse un video in cui chiedeva a Israele di negoziare la sua liberazione.
Gaza, 22 feb. (Adnkronos) - Gli ostaggi israeliani Tal Shoham e Abera Mengistu sfilano sul palco a Rafah davanti ad Hamas prima della loro liberazione dalla prigionia. Un rappresentante della Croce Rossa Internazionale sta firmando i documenti per il loro rilascio.
Tel Aviv, 22 feb. (Adnkronos) - Israele ha pubblicato l'elenco dei 602 prigionieri palestinesi che intende liberare oggi dopo la restituzione degli ostaggi da parte di Hamas. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.