Lo strategico in tempo reale di Microsoft fa il suo ritorno con un nuovo ed atteso capitolo che riesce ad offrire un ottimo mix tra gioco e lezioni di storia. Sarà disponibile dal 28 ottobre su PC tramite Steam, Windows Store ed XBox Game Pass
Se si escludono i remake usciti nel corso degli ultimi anni, sono passati oltre 16 anni da quando gli appassionati hanno potuto mettere mano su un nuovo capitolo di Age of Empires, una delle serie di strategici più conosciuta al mondo. Dal 28 ottobre chi lo attendeva sarà accontentato con l’arrivo di Age of Empires IV, un titolo completamente nuovo che cerca proporre lo strategico storico di Microsoft in una chiave più moderna dal punto di vista del gameplay, ritornando al contempo al periodo storico che più ha reso celebre la serie: il Medioevo. Nel corso dell’ultima settimana Microsoft, in attesa del lancio ufficiale, ci ha dato la possibilità di provare il gioco e, senza voler anticipare troppo, ha tutte le carte per soddisfare le aspettative dei fan.
Uno dei pilastri dei vecchi capitoli di Age of Empires è sempre stato quello di raccontare la storia attraverso le campagne, e da ciò non è escluso nemmeno il nuovo capitolo: Age of Empires IV espande il concetto integrando delle video ricostruzioni dei principali campi di battaglia, filmati come si presentano oggi, mediante computer grafica o comparse in armatura dell’epoca. Al lancio saranno presenti 4 campagne che seguiranno altrettanti popoli e filoni storici: i Normanni, dal loro arrivo in Inghilterra ai contrasti con i re di Francia, i Francesi, durante la guerra dei Cent’anni, i Mongoli, nella loro storica conquista dell’occidente, ed i Rusiani, dal sacco di Mosca da parte dell’orda mongola alla nascita dell’impero.
La prima campagna, quella dei Normanni, funge un po’ da tutorial delle meccaniche di gioco, introducendo il giocatore nelle prime missioni alla gestione delle unità militari, incluse funzionalità più avanzate come i gruppi, ed alle basi dell’economia; partenza sicuramente un po’ “lenta” per chi già conosce il genere, o comunque ha giocato ad uno dei titoli passati, ma utile anche per capire quello che c’è di diverso rispetto ai capitoli passati. Nulla però vieta al giocatore di immergersi fin da subito in una delle altre campagne e, personalmente, dopo aver svolto alcune missioni della campagna normanna ho optato per immergermi nella campagna dei rusiani, spinto soprattutto dalla curiosità di scoprire una parte di storia di cui conoscevo poco o nulla.
Le missioni delle campagne alternano a quelle più tradizionali, dove l’obiettivo è riducibile in saccheggia/distruggi il nemico, a missioni più particolari, in cui dovrete ad esempio organizzarvi per difendere la vostra città, o, come nella battaglia di Kulikovo, resistere sul campo alle ondate nemiche collaborando con alleati gestiti all’AI, potendo contare su unità fresche solo tramite gruppi di rinforzi periodici, non avendo a disposizione una propria economia. Nelle missioni delle campagne avremo a disposizione delle unità speciali, che rappresentano il leader (re, principi, etc) od il condottiero protagonista della battaglia, dotate di un’abilità (con cooldown di qualche minuto) che usata sapientemente può cambiare il volgere della partita: non tutti i comandanti hanno la stessa skill, nemmeno all’interno della stessa campagna, ad esempio durante la campagna rusiana il Gran Principe di Mosca Demetrio può ripristinare la salute delle truppe che lo circondano, rendendo la sua presenza in battaglia importante, mentre il suo discendente Ivan III può accelerare per 15 secondi (di tanto) le code di produzione e ricerca delle costruzioni che gli sono vicine, quindi l’ideale è averlo tra le mura.
Se le basi del gioco sono più o meno uguali per tutte le civiltà, e simili a quanto già visto nei precedenti capitoli, ognuna delle 8 disponibili al lancio – inglesi, francesi, cinesi, mongoli, rusiani, sacro romano impero, sultanato di Delhi, dinastia abbaside- presenta delle particolarità che le caratterizza rispetto alle altre, sia sul versante economico che militare (come unità speciali), senza andare troppo nel dettaglio: gli inglesi avranno tra i loro perk un bonus di produttività dalle fattorie costruite nei dintorni del mulino, oltre ad un costo in legname inferiore, mentre i rusiani possono costruire i capanni di caccia che forniscono oro in base alla quantità di alberi vicini (quindi attenti ai taglialegna) e guadagnano oro come “taglia” per aver ucciso un animale selvatico; volendo fare un altro esempio, molto familiare per chi ha giocato ad Age of Empires II, i mongoli possono spostare le loro costruzioni trasformandole in carretti, e non hanno bisogno di case – sono nomadi dopotutto!-.
Graficamente Age of Empires IV da un ottimo colpo d’occhio, da una parte grazie alle mappe ed agli elementi su di esse contenuti (alberi, erba, fiumi, strade, etc) con il loro effetto “dipinto animato”, dall’altra grazie alla grafica tridimensionale e le animazioni di unità e costruzioni, nel complesso riuscendo, a nostro parere, sia a far contenti i nostalgici degli Age of Empires del passato che offrire qualcosa di fresco e più moderno. I suoni e le musiche di contorno offrono un ottimo contorno alle epiche battaglie in cui il giocatore viene immerso, e la narrazione degli eventi storici durante la campagna, sia prima che durante le partite, è ben fatta.
Sul versante del gameplay Age of Empires IV riesce a cambiare, aggiungendo varie interessanti chicche, senza però diventare alieno per gli appassionati della saga, ricordando in vari aspetti -complice il periodo storico scelto- Age of Empires II. Tra le novità che più abbiamo apprezzato – cercando di non rovinare il piacere della scoperta a chi giocherà il titolo – troviamo sicuramente il ruolo più attivo degli esploratori, non più solo “carne da macello” da mandare in giro, ma utilizzabili per cacciare e riportare alla base gli animali selvatici, e quelle riguardanti le mura, non più semplice “divisorio” ad alta resistenza, ma con la possibilità di stazionare truppe lungo la ronda (e colpire dall’alto i nemici che le stanno assediando); se invece ci si trova dal lato dell’assediante, arieti e torri mobili saranno costruibili direttamente sul campo -una volta sbloccate- dalle unità di fanterie.
Pescando tra le meccaniche dei titoli più moderni, man mano si completano varie imprese, che siano missioni della campagna, o particolari obiettivi in partita con civiltà, si guadagneranno punti esperienza e si avrà accesso a vari contenuti sbloccabili, che includono contenuti audio visivi ed approfondimenti storici su vari personaggi ed eventi legati al periodo affrontato dal gioco, cornici per il proprio avatar e decorazioni e motivi per il proprio stendardo. Direttamente dalle remastered dei precedenti capitoli arrivano invece le missioni dell’Arte della Guerra, particolari partite in cui sarà richiesto di completare un dato obiettivo (economico o militare) nel minor tempo possibile.
Per i nuovi giocatori, che magari non hanno già giocato in passato ad uno strategico in tempo reale, o magari sono un po’ arrugginiti, Age of Empires IV offre un vero proprio tutorial di base, che permette di muovere i primi passi di gioco, che si aggiunge alla già citata campagna dei Normanni.
Abbiamo scelto di non approfondire al momento il multiplayer, in attesa che il titolo sia disponibile ad una platea più ampia con cui poter organizzare partite. Quello che possiamo già dirvi è che l’interfaccia di gioco, migliorata e resa più accessibile rispetto al passato, cambia leggermente tra campagna e multiplayer, scelta che il team di gioco ha effettuato per poter bilanciare ed introdurre eventuali modifiche per il gioco online senza che le modifiche abbiano effetto sull’esperienza che è stata progettata per la campagna.
Come anticipato in apertura, Age of Empires IV sarà disponibile ai giocatori, solo su PC, a partire dal 28 Ottobre, e sarà acquistabile e giocabile sia da Steam, il marketplace di Valve, che dallo store ufficiale di Microsoft, con un prezzo di lancio di 59,99€; come da tradizione dell’azienda di Redmond, il gioco sarà disponibile anche per gli abbonati ad Xbox Game Pass per PC ed Xbox Game Pass Ultimate.