Per una manciata di voti il candidato delle civiche di centrodestra Dario Dal Medico è il nuovo sindaco di Merano. Nel secondo Comune dell’Alto Adige, dopo un anno di commissariamento, il ballottaggio ha consegnato un primo cittadino di lingua italiana che ha vinto anche grazie ai voti della Südtiroler Volkspartei. Dal Medico si è imposto con il 50,3% sull’ex primo cittadino, sostenuto da Verdi e centrosinistra, Paul Rösch (49,7%). Un distacco di appena 96 voti, simbolo di una città divisa a metà: un anno fa, infatti, fu Rösch a vincere il duello con Dal Medico con 37 voti di scarto, ma poi non riuscì a trovare una maggioranza in consiglio comunale per una serie di veti incrociati (proprio ad opera di civiche e Svp) e seguì il commissariamento.
Rösch, che ha guidato la città dal 2015 al 2020, si è presentato come candidato di un centrosinistra allargato e interetnico, guidato dai Verdi ma sostenuto dal Partito democratico e dal M5s. Una novità per il panorama politico della Provincia di Bolzano, un esperimento che era stato premiato al primo turno e che però è uscito sconfitto dal ballottaggio. La “causa” però sono soprattutto le scelte dell’elettorato Svp. Rösch aveva incassato per il ballottaggio l’appoggio ufficiale del Team K dell’ex M5s Paul Köllensperger. Dal Medico, dal canto suo, ha sicuramente beneficiato dei voti di Lega e FdI. Che però da soli non bastano a giustificare la rimonta.
Il candidato di centrodestra infatti ha guadagnato 1.950 voti rispetto al primo turno, dove i due candidati dei partiti nazionali avevano preso complessivamente poco più di 1100 preferenze. Almeno una parte dei consensi che hanno permesso a Dal Medico di diventare sindaco arrivano quindi dalla Svp: una fetta di partito, d’altronde, non ha nascosto una preferenza per il candidato italiano, con cui ci sono più convergenze per quanto riguarda in primis lo sviluppo urbano della città rispetto a Rösch. Tra i primi a fare i complimenti a Dal Medico anche Katharina Zeller, figlia dell’ex senatore Karl e della senatrice Julia Unterberger.