Cronaca

Migranti, 367 persone salvate da Msf in attesa di un porto sicuro. Papa Francesco: “Sentiamoci tutti responsabili”

Ci sono anche 134 minori non accompagnati tra i 172 soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo centrale dalla Geo Barents di Medici senza frontiere: 60 di loro hanno meno di 15 anni. E aumenta il numero delle persone ospitate nell'hotspot di Lampedusa: al momento sono 329

Oltre 300 persone salvate in mare e che, adesso, aspettano di essere fatte sbarcare a terra. Non si placa la nuova ondata di arrivi di migranti in fuga dai propri Paesi e che cercano un passaggio in Europa via mare, tentando di raggiungere le coste siciliane. Un barcone con a bordo 68 migranti, tra cui donne e bambini, è stato soccorso da una motovedetta della Guardia Costiera a sud di Lampedusa e sono stati trasferiti sull’isola. Mentre ci sono anche 134 minori non accompagnati tra i 172 soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo centrale dalla Geo Barents di Medici senza frontiere: 60 di loro hanno meno di 15 anni. A questi si aggiungono i 166 uomini e 29 donne che attendono l’indicazione di un porto sicuro di sbarco: in tutto, sull’imbarcazione, si trovano 367 persone, con le condizioni del mare che stanno gradualmente peggiorando. Allo stesso modo non si placa anche il dibattito politico interno: mentre il Papa esprime di nuovo “vicinanza alle migliaia di migranti e rifugiati in Libia“, la destra continua ad attaccare l’operato della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, chiedendone nuovamente le dimissioni.

Il numero crescente di arrivi nel nostro Paese, intanto, fa salire anche quello delle persone ospitate all’interno dell’hotspot di Lampedusa, in qualche modo la prima linea dell’accoglienza italiana sulla rotta del Mediterraneo. Sono 329 le persone che vi si trovano all’interno al momento: ieri ci sono stati due sbarchi, uno di 48 e l’altro di 60 persone, comprese donne e bambini, mentre si attendono gli arrivi delle centinaia di persone ancora a bordo delle navi di soccorso.

Chi è tornato a sottolineare la necessità di fare immediatamente qualcosa per la sicurezza e il rispetto dei diritti umani dei migranti trattenuti in quelli che lui stesso, durante l’Angelus domenicale, ha definito dei “lager”, è proprio Papa Francesco che oggi è tornato sul tema con un tweet in cui si è rivolto direttamente alle persone in fuga dai propri Paesi: “Sento le vostre grida e prego per voi. Sentiamoci tutti responsabili di questi nostri fratelli e sorelle che da troppi anni sono vittime di questa gravissima situazione”. E in mattinata ha ricevuto in udienza il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, per parlare proprio “dei recenti sviluppi politici interni al Paese. Ci si è poi soffermati su questioni di reciproco interesse, in particolare sulla questione migratoria e su alcune situazioni di conflittualità internazionale, nonché sull’importanza dell’impegno multilaterale per la ricerca di una soluzione”, come ha reso noto la Santa Sede.