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Mako, la principessa ribelle del Giappone si è sposata con il fidanzato Kei Komuro: “Abbiamo ascoltato i nostri cuori”. L’addio alla Casa Reale

Da questo momento Mako sarà privata del titolo regale e andrà a vivere in un condominio al centro della capitale, in attesa del suo trasferimento a New York con il marito, probabilmente già dal mese prossimo

La principessa Mako e il compagno Kei Komuro, gli “Harry e Meghan del Giappone” come li hanno ribattezzati, si sono sposati. La nipote dell’imperatore Naruhito, è la prima donna della famiglia imperiale a celebrare un matrimonio civile nel Giappone del dopoguerra: questa mattina ha lasciato la sua residenza a Tokyo per registrare il matrimonio con l’ex compagno di università, un borghese conosciuto nel 2017. Nozze che segnano di fatto l’addio definitivo di Mako alla Casa Imperiale. Prima del matrimonio, la principessa si è inchinata più volte davanti ai genitori e poi ha scambiato un abbraccio, come riferisce l’agenzia Kyodo, con la sorella minore prima di lasciare la residenza. Niente riti tradizionali della casa imperiale, ma, appunto, solo una semplice cerimonia civile per loro: al termine, l’ormai ex principessa giapponese, Mako, e il suo neo sposo Kei Komuro, hanno parlato davanti ai media dell’amore che li unisce e delle difficoltà che hanno circondato il loro controverso matrimonio, celebrato dopo lunghe polemiche.

Sposarsi è l’unica opzione che abbiamo scelto ascoltando i nostri cuori“, ha detto Mako davanti ai media al Grand Arc Hotel Hanzomon della capitale giapponese, vicino al Palazzo Imperiale. La formula scelta dei neo sposi per i commenti alla stampa è stata quella della lettura di una dichiarazione scritta e delle risposte a cinque domane precedentemente selezionate tra quelle arrivate dalla stampa nipponica e internazionale: la decisione di non tenere una vera e propria conferenza stampa è dovuta a un “forte senso di ansia” della sposa, che ha sofferto di disturbo da stress post-traumatico, a causa delle polemiche legate a una disputa finanziaria che ha coinvolto la madre dello sposo e alla scelta di fidanzarsi con un semplice borghese, senza una goccia di sangue blu. “Voglio trascorrere la mia vita con Mako e vogliamo creare una famiglia, sostenerci a vicenda nei momenti felici e in quelli difficili“, ha detto Kei, suo ex compagno di studi all’università. “Ci saranno tempi duri, ma come fatto finora, uniremo le forze e andremo avanti insieme”, ha garantito la sposa, parlando del futuro di coppia. L’ex principessa ha fatto riferimento anche alla sindrome da stress post-traumatico. “Ho preso la decisione di annunciare i miei sintomi in occasione del mio matrimonio. Non sono in buone condizioni, ma sono riuscita ad arrivare fino ad oggi grazie all’aiuto che mi circonda”, ha concluso Mako ringraziando in particolare il suo consorte del sostegno.

Per l’occasione, la principessa indossava un vestito di color verde chiaro e stringeva in mano un bouquet di fiori. Prima di lasciare la sua residenza, intorno alle 10 del mattino, si è congedata con una serie di inchini dai genitori – il principe della Corona Fumihito e la principessa Kiko, mentre ha riservato un lungo abbraccio alla sorella più giovane Kako, prima di salire sulla vettura di rappresentanza che l’ha portata al comune. Altre dieci persone dell’agenzia imperiale erano presenti per il commiato finale, riferiscono i media nipponici. Da questo momento Mako sarà privata del titolo regale e andrà a vivere in un condominio al centro della capitale, in attesa del suo trasferimento a New York con il marito, probabilmente già dal mese prossimo. In base alle norme del Trono del Crisantemo – la più antica monarchia ereditaria al mondo senza aver subito interruzioni, le donne sono escluse dalla linea di successione, e se sposano un borghese perdono ogni legame di appartenenza alla casa imperiale. Mako ha inoltre deciso di non ricevere l’indennizzo governativo che le spettava di diritto dopo il matrimonio, valutato intorno ai 152 milioni di yen (1,17 milioni di euro) – pensato per garantire ‘il mantenimento di una vita dignitosa’ dopo l’allontanamento dalla famiglia. Si tratta della prima volta dal termine della Seconda guerra mondiale che il compenso non viene corrisposto. Il matrimonio tra i due, entrambi 30enni, era previsto nel 2018, ma era stato rinviato dopo indiscrezioni di stampa su problemi finanziari della madre dello sposo, un prestito apparentemente non restituito dalla donna all’ex compagno.