Un uomo di 53 anni è morto annegato a Gravina di Catania, travolto dal fiume in piena creato da un nubifragio che da ore si abbatte sulla città siciliana e la sua provincia. Le strade del capoluogo – incluse le centralissime via Etnea e piazza Duomo – sono ricoperte d’acqua, anche per l’accumulo di acqua piovana che si riversa dai paesi sulle pendici dell’Etna: allagato il mercato della Pescheria, chiusa al traffico la tangenziale ovest. Il temporale ha provocato un blackout in tutto il centro storico, lasciando senza corrente anche il Municipio. Piove persino all’interno del Tribunale, dove si tenta di raccogliere l’acqua con i secchi: le udienze in presenza sono sospese fino a mercoledì. “Esorto tutta la popolazione a non uscire di casa se non per ragioni di emergenza, perché le strade sono invase dall’acqua. Sono in contatto con la Protezione civile nazionale e nelle prossime ore faremo una riunione con il Prefetto e le altre forze dell’ordine per fronteggiare il disastro di queste ore”, scrive su Facebook il sindaco Salvo Pogliese, annunciando di aver disposto “la chiusura immediata di tutte le attività commerciali fino alla mezzanotte di oggi martedì 26 ottobre, a eccezione di farmacie, delle attività alimentari e di prima necessità. Sono tanti i cittadini intrappolati che chiedono interventi di emergenza per lo straordinario livello di forza raggiunto dalla pioggia”, comunica. Chiuso anche il terminal C dell’aeroporto Fontanarossa, il quarto più trafficato d’Italia.
L’uomo che ha perso la vita – originario di Pedara, ma residente a Catania – era sceso da un’auto rimasta bloccata, venendo investito dall’onda di piena. Il corpo è stato trovato da volontari della Misericordia sotto il veicolo. Sul posto sono intervenuti Vigili del fuoco, Polizia municipale e personale del 118: inutili i tentativi di rianimazione cardiopolmonare. Continuano invece le ricerche di una donna di 61 dispersa da domenica in contrada Ogliastro a Scordia, altro comune del Catanese: il cadavere del marito, anch’egli disperso, è stato trovato lunedì in un agrumeto in una zona di campagna. Nel frattempo l’università di Catania ha sospeso tutte le attività didattiche in presenza previste fino a sabato 30 ottobre, che si terrano esclusivamente a distanza. Allagamenti anche al villaggio Santa Maria Goretti – nei pressi dell’aeroporto – in zona industriale e nei quartieri litoranei della Plaia e di Vaccarizzo. Invase dall’acqua la statale 114, che collega Catania e Siracusa, e la statale 192 “Della Valle del Dittaino” per lo straripamento del fiume Simeto.
I temporali, che colpiscono senza sosta il territorio fin da domenica, dovrebbero proseguire anche nei prossimi giorni. Oltre 170 le richieste di intervento ai Vigili del fuoco da Catania e provincia per soccorsi a persone in difficoltà nelle auto e nelle proprie abitazioni, danni d’acqua, allagamenti e dissesti statici, di cui 65 provenienti dal centro storico del capoluogo. Squadre di uomini in supporto sono state inviate da tutti i comandi provinciali siciliani. I pompieri sono dovuti intervenire a bordo di gommoni per soccorrere degli automobilisti rimasti bloccati nelle loro auto sommerse dall’acqua in uno degli svincoli dell’Asse dei servizi di Catania: le persone sono state prelevate dalle vetture e messe in sicurezza. A Misterbianco lo smottamento di fango e detriti dal monte Cardillo ha costretto a evacuare quattro famiglie, a Randazzo è inagibile un ponte di collegamento viario. Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, ha convocato una riunione con i dirigenti di Protezione civile per fare il punto sulla situazione: all’incontro sono stati invitati i sindaci del capoluogo e dei comuni maggiormente colpiti.