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“Hanno iniettato ormoni femminili al re Juan Carlos per frenare il suo desiderio sessuale. La sua libido è un problema di Stato, era sempre eccitato”

L’operazione sarebbe stata effettuata dai servizi segreti. Questo è quanto afferma al Times José Manuel Villarejo, ex commissario di polizia, sotto processo per corruzione e ricatto

di Davide Turrini

Re Juan Carlos e la sua “sfregola” diventano un caso di Stato. Secondo The Times a sua altezza emerita di Spagna sono stati iniettati ormoni femminili per frenare il suo desiderio sessuale ritenuto pericolo per lo stato spagnolo. L’operazione sarebbe stata effettuata dai servizi segreti. Questo è quanto afferma José Manuel Villarejo, ex commissario di polizia, sotto processo per corruzione e ricatto. Secondo The Times , Villarejo ha dichiarato durante un’audizione parlamentare: “Il National Intelligence Center ha iniettato ormoni femminili e bloccanti del testosterone per controllare la sua libido perché era considerato un problema di Stato che fosse così eccitato. Gli hanno poi tolto ogni possibilità di contatto con le donne”.

L’ex poliziotto 70enne ha negato di essere coinvolto nell’operazione “calmante” dei desideri sessuali di Juan Carlos, affermando di aver appreso la notizia da Corinna Larsen, ex amante dell’ex monarca. Villarejo è al centro di un’indagine capillare e articolata da parte della magistratura spagnola, in quanto l’enigmatico ex poliziotto avrebbe registrato conversazioni e comunicazioni private tra personaggi pubblici del mondo politico, dell’imprenditoria, dello spettacolo e perfino della Corona per poi trasformarle in ricatto. Il processo che lo vede protagonista registra altri 32 imputati. Se giudicato colpevole potrebbe finire in cella per oltre 50 anni.

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